Una cosa è sicura. Al punto che ci si potrebbe puntare un euro senza correre il rischio di perderlo. Domenica sera tutta la nazione non avrà simpatie, sarà combattuta se “gufare” più l’una o l’altra squadra. In questo momento, per motivi diversi, Inter e Juve sono le squadre più “odiate” e sul divano nessuno potrà gioire fino in fondo per la sconfitta di una o dell’altra perché comunque ci sarà una vincitrice “scomoda” e “antipatica”. Non ho mai visto una squadra ricevere così tante critiche dopo 5 vittorie consecutive con un solo gol subito. Sembrava quasi che i nerazzurri fossero a metà classifica con la difesa peggiore del campionato. Eppure giù in picchiata con la carabina pronti a sparare contro l’Inter per il suo teorico “non gioco” e la sua proverbiale fortuna.

Ecco che a rallegrare il morale dei “gufi” è arrivata la disfatta casalinga contro la viola, evento che ha regalato più sorrisi della vittoria della Pennetta agli Us Open. Così finalmente tutti hanno avuto la possibilità di dire che avevano ragione, che l’Inter è stata sopravvalutata e che ci sono tutti i presupposti per ritornare a quell’ottavo posto in classifica occupato alla fine della scorsa stagione. I sorrisi estivi, dopo il crollo di San Siro, sono tornati sui volti degli “anti” dopo più di due mesi donando loro, finalmente, qualche attimo di pace e serenità. Mancini aveva ragione, quindi e non è passato per vittimista proprio per questo motivo quando in conferenza stampa ha ricordato: “sembrava che tutti aspettassero la nostra caduta con la bava alla bocca…”. Caro Mancio, è proprio così.

Ma in fondo di cosa ci stupiamo? E’ sempre stato così e sempre lo sarà. Non voglio fare l’ingenuo e il santarellino di turno moralizzando a caso, anch’io “gufo” le rivali ma osservo anche le partite e se c’è da attribuire meriti ai “nemici” di certo non mi tiro indietro. Ecco: l’essere in malafede proprio non mi piace. Il non saper rendere giustizia ai meriti dell’avversario è qualcosa che ritengo ripugnante. Come l’Inter anche la Juve non gode di molta simpatia, ma per motivi diversi. L’Inter sembra poter rinascere dopo anni bui, la Juventus fa il vuoto da 4 anni. Chi vince sempre non è simpatico (Federer a parte…) e i bianconeri in questo momento sono “vittime” di questo. Quattro anni di incontrastato dominio, condito da una finale di Champions e da una serie di campagne acquisti azzeccate. Quanto basta per suscitare l’invidia sportiva di tutto lo stivale.

Domenica sarà un derby d’Italia importantissimo. L’Inter si gioca la sua attuale credibilità ad altissimi livelli, la Juve una fetta di remuntada in campionato. Se Mancini perde la sua squadra avrà ottenuto 1 punto in 3 partite, di cui 2 giocate in casa e verrà ridimensionata aprendo processi pericolosi. Se a cadere saranno gli uomini di Allegri, per loro diventerà un’impresa rimontare e trovare morale per il futuro senza contare il macigno di umore nero che piomberà su Vinovo. In comune però Juve e Inter avranno solo una cosa: tutta l’Italia “contro”.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 15 ottobre 2015 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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