Il problema delle clausole rescissorie è che rescindono, per l’appunto. E all’Inter – come in altre realtà, mica siamo i soli – la clausola rescissoria è diventata una sorta di garanzia non si capisce bene di cosa. Perché o fissi le cifre a cui rendi, di fatto, i tuoi calciatori praticamente impossibili da raggiungere per la spesa troppo onerosa alla quale vengono concordate o le big europee, sta accadendo con Lautaro Martinez e il Barcellona senza far nomi, quelle che fatturano cifre mostruose e possono spendere e spandere, anche se dubito sinceramente accadrà nella prossima finestra di mercato, vengono a casa tua a far la spesa. Della telenovela Barca stiamo leggendo di tutto di più negli ultimi periodi, con pirotecnici volteggi catalani per cercare di far vestire al giovane attaccante argentino il blaugrana,desidererei tanto non si cominciasse a delineare una nuova problematica in casa Inter, un nuovo romanzo a puntate. Quello che potrebbe avere come interpreti principali da una parte Marcelo Brozovic, ventisettenne croato di Zagabria di professione tuttocampista a livello ormai mondiale, trovatemene cinque più forti e completi di lui poi giurin giuretta cambio idea, dall’altra il Liverpool, fresco ex campione d’Europa.

Brozovic, del quale non lo nego sono stato uno dei più feroci critici, parlo di anni passati, prima dell’avvento di Spalletti a cui bisogna rendere merito di aver trasformato un brutto anatroccolo in un cigno dalle pettinature discutibili, ma anche chissenefrega a noi interessa cosa fa in campo, assegnandogli una media voto intorno al 4 per l’intera stagione, oggi è un punto fermo della squadra che verrà. Perché è forte, ha corsa, qualità, quantità, conosce il sacrificio, tira in porta, fa parte del substrato nerazzurro e, personalmente, lo considero incedibile a qualunque cifra, ma…

Perché c’è un ma. Marcelo ha una clausola rescissoria ridicola rispetto al valore attuale del calciatore e il Liverpool, mica pizza e fichi, ha disponibilità economiche adeguate, una rosa di primissimo livello, un grande allenatore, prospettive di vittoria nel breve/brevissimo tempo, ha individuato nel ragazzo croato il perno mancante attorno a cui far girare la squadra.

Ora, il discorso non è tanto sulle indubbie capacità della dirigenza nerazzurra nel correre a reperire un eventuale sostituto di Marcelo. Così come, se vogliamo, lo stesso discorso si può copia/incollare alla vicenda Lautaro. Il discorso, casomai, verte sul fatto che se io sono un grande club e penso di poter lottare nel breve periodo con le corazzate di cui sopra beh, non vendo a loro i miei pezzi pregiati. L’Inter non ha bisogno di vendere per alzare il livello della rosa, che va indubitabilmente migliorata per poter competere su più fronti senza trovarsi con l’acqua alla gola come è capitato lo scorso autunno; ha bisogno di aggiungere due o tre grandi giocatori, di quelli abituati a giocare e lottare per vincere. Di quelli che non importa se hanno trent’anni, trentuno o trentadue. Importa che siano integri, desiderosi di indossare il nerazzurro e, soprattutto, che insegnino allo spogliatoio a gestire determinate pressioni prima di partite importanti. Non è un caso, a mio parere, che l’Inter di questa stagione, pur avendo fatto decisamente meglio di quelle passate e non perché la squadra è più forte, inutile stare a rimenare il torrone delle cessioni/acquisti di luglio e agosto 2019, ha perso gli autobus delle gare decisive uscendone spesso con le ossa rotte. Doppia sfida di Champions col Barca, secondo tempo inspiegabile di Dortmund, doppia sconfitta con la Juventus, secondo tempo da dimenticare contro la Lazio. Oltre ai pareggi casalinghi con Atalanta e Roma. Insomma, molto bene con le medio-piccole, non bene con le grandi, vere o presunte che siano.

Un salto di qualità è necessario. La dirigenza si sta muovendo per questo. Suning si sta muovendo per questo. Perciò, per cortesia, oltre a trattenere Lautaro vediamo di salvare il soldato Brozo.

Alla prossima.

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Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 aprile 2020 alle 00:00
Autore: Gabriele Borzillo / Twitter: @GBorzillo
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