“Pazzini è in forma e giocherà”. Basta una frase, una sola, per fugare ogni dubbio su un possibile turn-over anche in avanti dopo le indiscrezioni circolate durante le ultime ore. Lo ha ripetuto due volte ieri nel corso della conferenza stampa, durante e poco dopo, girandosi verso i giornalisti come a rassicurarli: Ranieri ha bisogno degli elementi più in forma, perché vanno bene gli impegni ravvicinati ma il ferro va battuto finché è caldo, ergo se ci sono giocatori che si sentono bene perché non approfittarne? E tra questi, inevitabilmente, ci finisce anche l’attaccante toscano, che anche martedì ha marchiato a fuoco il suo segno sulla pelle del malcapitato Lille, realizzando la rete del successo al termine di una azione eccezionale.

Salvo complicazioni dell’ultima ora, quindi, il Pazzo occuperà tranquillamente il suo posto lì in avanti, in coppia con Zarate o magari con Milito, questo si vedrà. Quello che si può dare per assodato è un dato, e cioè che da Pazzini, tanto quanto da Wesley Sneijder, quest’Inter probabilmente non può affatto prescindere. E’ un concetto magari trito e ritrito, che però  vale sempre la pena sottolineare. E che vale forse ancora di più considerato anche il dato che in questa settimana ha fatto da ‘gancio’ a tanti commenti sui vari mezzi di informazione: l’Inter è ancora all’asciutto di gol in quel di San Siro. Tra Trabzonspor, Roma e Napoli (più impegni in trasferta che in casa in questo inizio di stagione, dato che comunque va preso in considerazione) l’Inter ancora ha un pesantissimo zero alla voce gol fatti, una delle concause della pessima situazione in classifica.

Proprio da Pazzini, che in casa si divorò un gol praticamente fatto coi turchi in Champions, e dalla sua fame di reti, può ripartire la marcia dell’Inter, che oggi più che mai, contro il Chievo delle minacce Pellissier-Moscardelli (e teniamo d’occhio anche Cruzado, qualora Di Carlo lo schiererà davvero dal primo minuto) ha la necessità di regalare un sorriso a sé stessa ma soprattutto ai propri tifosi, che Ranieri ha chiamato ad accorrere in massa a San Siro ieri dopo la conferenza stampa sostenendo che insieme al pubblico questo scudetto si può vincere. E allora, caro Pazzo e cari ragazzi, tanto per citare le famose locandine che annunciano ogni gara interna dei nerazzurri, ci vediamo un gol (e una vittoria) a San Siro? Perché magari cominciando ad agganciare a distanza il Fidenza può iniziare una risalita importante…

Sezione: Editoriale / Data: Dom 23 ottobre 2011 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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