Walter Mazzarri ha rilasciato quest'oggi un'intervista ai microfoni di Sky Sport. Nella quale ha ricordato quello che è stato il primo contatto con il presidente Massimo Moratti: "Quando mi ha chiamato e mi ha detto che aveva bisogno di un allenatore come me mi è venuta la pelle d'oca. Quelle parole mi hanno dato l'adrenalina per partire subito, era quello che volevo sentirmi dire da un presidente importante come lui. Poi qui ho trovato ragazzi motivati, forse dal fatto che anche a loro non è andato giù l'ultimo anno. Ho trovato un'accoglienza migliore del previsto, da tutte le componenti, tifosi compresi, dopo tanti anni da avversario è una soddisfazione". Promesse non ne vuole fare: "Ho parlato sempre coi fatti in dodici anni, le parole le lascio agli altri". 

Mazzarri, da otto giorni in ritiro con la squadra, è già al lavoro per mettere in campo le sue idee, allenare un club come l'Inter non lo spaventa. "In tutte le società che ho allenato ho avuto lo spazio che potrò avere anche qui - spiega l'ex Napoli -. Ho sempre fatto quello che compete a un allenatore, né più né meno. Non voglio fare qualcosa in più di quelle che sono le mie competenze". Il tecnico sa già quello che vuole dalla sua Inter: "Vorrei che in ogni partita con noi fosse dura per tutti fare risultato e questo vale anche per la Juventus". Gli ultimi allenatori che hanno vinto lo scudetto avevano sempre il cognome che iniziava con la M: "Io ho sempre puntato sul lavoro, per me il calcio non è una scienza ma ha bisogno della scienza. Più è maggiore la scienza, più si può andare vicini ai risultati". Ma lo scudetto è davvero impossibile? Impossibile è una parola che per me non esiste. Ci sono tanti fattori da valutare; ripartiamo dal nono posto ma ci sono alcuni aspetti che possono portarci a sorprendere tutti ed arrivare prima degli altri. Alla fine contano i fatti, chi ha visto le mie squadre ha sempre detto che fanno divertire. Un po' di tempo comunque ci vuole, ho sempre voluto essere una guida sicura per i miei giocatori e vorrei essere considerato da loro un giusto. Comunque, minimo sei o sette formazioni partono molto vicine quest'anno. Credo - aggiunge Mazzarri - che oltre alla Juventus ci sia anche il Napoli''.

Si parla anche di mercato e di modifiche alla rosa: ''Credo ci sia grande disponibilità - aggiunge il tecnico - da parte del presidente ad ascoltarmi. Devo rispettare i parametri che si è imposta la società ma vedo che c'è grande sintonia. Con Moratti non ho parlato di 'top player' perché voglio prima toccare con mano questa squadra, poi si vedrà se sarà il caso di intervenire o meno''. Tornando sull'addio al Napoli Mazzarri chiude: "Io i miei motivi dell'addio li ho spiegati, poi purtroppo qualcuno ha stravolto le mie parole a suo piacimento, interpretandole o volendole interpretare male. Il Napoli di oggi? Ha tutto per competere con la Juventus per lo scudetto, forse può anche avere qualcosa in più. Sono contento che faccia bene, con loro ho avuto uno splendido rapporto. Aurelio De Laurentiis ha reso la squadra una delle più ricche d'Europa, e Rafa Benitez può migliorare quanto fatto da me in questi quattro anni. Ha dimostrato di essere sicuramente un ottimo allenatore". Marek Hamsik sostiene che sarà dura avere Mazzarri avversario: "Queste sono le soddisfazioni più grandi; se un campione sul piano tecnico e umano come Hamsik dice così, vale come un trofeo vinto". 

Sezione: Copertina / Data: Gio 18 luglio 2013 alle 22:30
Autore: Christian Liotta
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