Antonio Cassano ripercorre gran parte della sua carriera nell’intervista rilasciata a Stefano Borghi e proposta nel canale YouTube del telecronista. Fantantonio comincia la sua chiacchierata dai grandi attaccanti con cui ha giocato in carriera, partendo dall’esperienza alla Roma e passando per il Real Madrid: "Il miglior centravanti della storia del calcio è Ronaldo il Fenomeno. Era qualcosa di magico ed irripetibile: Messi ha fatto cose più importanti, ma come centravanti ideale metto lui, Van Basten e Ibrahimovic. Poi era un tipo come me: non gli piaceva tanto allenarsi, gli piaceva mangiare, era particolare. E in quell’epoca lì giocavo anche Ruud Van Nistelrooy, poi è arrivato il Pipa Higuain che era molto giovane".

"Dopo il Real, in Nazionale ho beccato Vieri che aveva tutto: attaccava la profondità, sapeva tenere palla, faceva gol di destro e di sinistro - continua il talento di Bari Vecchia -. Era fantastico e aveva una personalità incredibile. La cosa che mi impressionava e che con il piattone calciava da lontano delle 'sacconate' impressionanti. Mi sarebbe piaciuto giocarci in un club, ma non ci sono mai riuscito. Ne ho fatto solo un paio in Nazionale. Ricordo il gol che ha fatto a Roma contro la Roma quando era all'Inter: Recoba l’ha imbucato, lui ha saltato Samuel in progressione e ha fatto un gol della Madonna. Questo era Bobo. Poi sono andato alla Sampdoria e avevo Pazzini che qualsiasi tipo di palla gli mettevi, sapeva come muoversi e spaccava le reti. Poi sono andato al Milan e ho beccato il terzo centravanti più grande della storia del calcio: Ibrahimovic. In quel periodo la era ingiocabile, ora fa ancora la differenza: con la sua altezza, tu gli butti la palla e lui riesce sempre a fare la giocata decisiva. Sa cosa fare, per le sue leve è un giocatore unico. Uno solo era come lui, Van Basten. Era un metro e 90 e riusciva a destreggiarsi e fare gol in acrobazia. Sono simili, ma diversi". 

Il discorso tocca poi tematiche nerazzurre: "Andiamo a parlare di Diego Milito. Per me la follia del calcio è come sia stato possibile che Diego è diventato Diego a 27/28 anni, quando è andato all'Inter. È una follia. Diego è esattamente l'imitazione di Van Nistelrooy. L’ho sempre detto a lui: quello che mi impressionava è quando sterzava in un attimo, come nei due gol in finale di Champions, soprattutto il secondo. Era un giocatore che sapeva stoppare, dribblare, sapeva dare la palla, sapeva giocare solo o con un altro affianco. È un giocatore fantastico, un ragazzo fantastico. Sembra introverso, ma è un cagacazzi: mi prendeva per il culo dalla mattina alla sera, parlava con poche persone ed io ero uno dei privilegiati. È un ragazzo fantastico, non ho capito come ha fatto a esplodere a 27-28 anni, è una follia del calcio" ribadisce Cassano.

In chiusura, l'ex attaccante commenta il momento dell'Inter e la vetta della classifica: "L'Inter ha iniziato la stagione malissimo, soprattutto perché è andata fuori dalle coppe. Non solo dalla Champions ma anche dall’Europa League: lì è stato un disastro. L'Inter ha un solo obiettivo, vincere lo Scudetto: se arriva seconda, ha fatto un disastro. L'Inter è favorita perché Conte, giocando una volta a settimana, ti dà qualcosa in più. Io sono interista dalla nascita, ma l'Inter non mi emoziona come mi emoziona l'Atalanta quando gioca a calcio. L’Inter è una squadra molto solida, schematica, pratica: fa sempre quelle tre-quattro cose, però io non posso vedere delle partite dove l'Inter gioca 70/80 minuti sotto la linea della palla. Con quei giocatori lì secondo me devi fare un tipo di calcio abbastanza offensivo e devi dominare le partite. Per me l’Inter è la grande favorita, ma allo stesso tempo non mi esalta per come gioca. È solida, è quadrata, subisce poco e il gol poi te lo fa perché Lukaku e Lautaro stanno facendo una vagonata di reti, soprattuto in questa Serie A. L'Inter è la favorita, però non gioca bene".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 26 febbraio 2021 alle 18:16 / Fonte: Canale YouTube Stefano Borghi
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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