Nella prima sfida della stagione l'Inter parte bene battendo il Genoa per 2-0 in casa e rispondendo subito alla Juve, vincente ieri al Ferraris con la Samp.
Mazzarri schiera la formazione col classico 3-5-1-1 visto nel pre stagione. Le novità rispetto alla gara col Cittadella sono l'utilizzo di Kuzmanovic come mezz'ala sinistra al fianco dei confermatissimi Cambiasso e Guarin e il posizionamento di Alvarez a supporto della prima punta di movimento, che è Palacio. 
La partenza dei nerazzurri è fortissima, con pressing alto e ritmo elevato. Il Genoa, che si dispone con 4-3-2-1 chiusissimo, si limita a difendere e provare a ripartire. I grifoni risultano però inefficaci nella prima frazione di tempo, grazie all'aggressività degli uomini di Mazzarri. 
L'Inter attacca sfruttando gli inserimenti dei centrocampisti e i movimenti di Palacio, che svaria su tutto il fronte offensivo. Unica pecca nella manovra nerazzurra qualche lancio di troppo sbagliato da Cambiasso, ma anche da Guarin. 
Nonostante la mole di gioco espressa, i padroni di casa non riescono ad andare in vantaggio e la seconda metà di tempo, complice la stanchezza, risulta più equilibrata. Il Genoa si riesce ad adattare meglio agli inserimenti e nemmeno la mossa di Mazzarri, che inverte Guarin e Kuzmanovic di posizione, porta al tanto sospirato vantaggio.
Comunque una Inter che ha ben impressionato e chiuso i primi 45 minuti in avanti, con qualche occasione da calcio piazzato.
Il secondo tempo inizia senza cambi per entrambe le squadre, anche a livello tattico. La svolta arriva con l'ingresso al cinquantaduesimo di Icardi al posto di Kuzmanovic, con Alvarez che scala a fare la mezzala. Mazzarri dà maggiore profondità ai suoi e l'argentino si rende subito pericoloso con un colpo di testa (un giocatore fisico in mezzo all'area serviva vista la mole di cross non sfruttata nella prima frazione).
La partita diventa più divertente per i maggiori spazi in contropiede da ambo le parti. I nerazzurri non riescono però a sfruttare le voragini concesse dalla difesa genoana. La gara si trasforma in un vero e proprio assedio, con gli undici di Liverani che si preoccupano solo di mantenere il pareggio e i nerazzurri a spingere senza far ripartire l'avversario.
Al settantunesimo entra Kovacic e si piazza, insolitamente per Mazzarri, davanti alla difesa, prendendo il posto di Cambiasso. 
La partita cambia subito e al 75' arriva il vantaggio firmato Nagatomo, abile a sfruttare l'ennesima discesa e cross della catena di destra, formata da Guarin e Jonathan (ottimo di nuovo). 
Da qui alla fine è monologo Inter, con Kovacic a dettare legge in mezzo e i pericolosi tentativi aerei di Icardi e Ranocchia. da segnalare l'esordio di Taider che si piazza subito davanti alla difesa e dà una idea di come Mazzarri ha intenzione di impiegarlo in questa stagione. L'ottima prestazione viene completata dall'assit al bacio di Guarin per Palacio, freddo davanti a Perin. Il 2-0 finale è risultato giusto per una prestazione subito convincente dei nerazzurri, "alla Mazzarri, con la cattiveria e la voglia giusta. Menzione per Juan e Campagnaro dietro e un Alvarez "a tutto campo".

Sezione: L'angolo tattico / Data: Dom 25 agosto 2013 alle 20:30
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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