Miglior esordio nel campionato italiano non poteva aspettarselo. Wesley Sneijder è stato infatti tra i protagonisti del roboante 4-0 rifilato al Milan in trasferta, una prestazione che ha stonato confrontata alla timidezza e chiusura con cui il ragazzo si è presentato alla nuova realtà: "In campo mi sono sentito molto a mio agio perché mi trovo bene nel sistema di gioco. Per me è molto bello giocare da dieci, si tratta della mia posizione naturale. Poi, conto su un allenatore che mi ha voluto e una squadra più forte di quella che avevo in precedenza. Il Real forse ci è superiore a livello di qualità individuale, ma noi siamo più squadra. A Madrid ero uno dei tanti, mi hanno trattato come se fossi un ragazzino, ho scelto l’In­ter perché posso sentirmi prota­gonista".

Anche gli allenatori sono stati determinanti nella scelta di Sneijder: "Mourinho mi ha mandato molti messaggi significativi, mi ha fatto capire che era sua intenzione costruire la squadra intorno a me. Il tecnico del Real, invece, non ha molta influenza secondo me. Quello è un mondo a parte. Per loro non esiste problema di soldi e si permettono di trattare la gente senza rispetto. Comunque sono fiero di aver indossato quella maglia. Mi piacerebbe incontrarli in Champions League e batterli, ma il mio spirito non è vendicativo. Appena sono arrivato a Milano ho tentato di trasformare la mia rabbia in energia positiva ed è andata bene. So che in Italia si lavora in modo diverso, ma saprò adattarmi. Se mi sento bene posso anche giocare fieci partite al giorno e ho capito che all'Inter non sono uno dei tanti".

Sezione: News / Data: Ven 04 settembre 2009 alle 08:51 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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