"Poteva mai essere sospesa la partita Inter-Napoli in un Paese che vive sempre più di razzismo di Stato e che vede nel Governo un ministro dell'Interno che dovrebbe garantire la sicurezza negli stadi ma che cantava qualche anno fa cori razzisti contro i napoletani?". Questa l'accusa di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, il giorno dopo i fatti del Meazza.

Il primo cittadino partenopeo parla anche ai microfoni di Radio Crc scagliandosi contro la classe arbitrale: "Il calcio è sempre più avvilente da questo punto di vista. Da un lato si è piegati a logiche economiche da troppo tempo, dall'altro gli arbitraggi certe volte sono assolutamente iniqui e vergognosamente inaccettabili. Se non si arriva al punto di interrompere una partita, allora davvero vuol dire che non si ha il coraggio di imporre le regole dello sport. Se non ci sono più regole di ingiustizia e imparzialità, non so fino a che punto valga la pena guardare il calcio. Purtroppo il razzismo avanza, anziché arretrare. Abbiamo anche rappresentanti del governo che attualmente incitano alla discriminazione razziale, alle divisioni sul colore della pelle e sulle provenienze geografiche. Quindi non ti puoi sorprendere che qualcuno tema, interrompendo una partita, di mettersi contro qualche personalità importante", conclude il sindaco.

Sezione: News / Data: Gio 27 dicembre 2018 alle 18:18
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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