"Sono un presidente della Fifa, ero un segretario generale esecutivo all’Uefa. Il mio obiettivo era aiutare i club, non distruggerli. Ho incontrato Psg e City come altre squadre per trovare un ‘settlement’, un accordo, ma la decisione finale spetta sempre ai panel giudicanti, non a me. Non avevo neanche gli strumenti per cambiare le carte in tavola. E comunque City e Psg sono stati multati di una ventina di milioni. Non solo. Su 30 club, soltanto 2 sono stati esclusi: il Milan, che il Tas ha reintegrato nelle coppe, e una squadra russa. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Gianni Infantino, numero uno del calcio mondiale, si difende così nella prima intervista rilasciata dopo la diffusione dei documenti di Football Leaks che lo coinvolgono su varie questioni, tra cui quelle legate ai presunti favoritismi concessi a City e Psg in materia di fair play finanziario. 

Infantino, poi, dedica una parentesi anche all'idea di Mondiale per Club allargato: Va fatto anche per impedire la Superlega e quei tornei estivi che si giocano in America o in giro per il mondo e che porteranno alla Superlega. Con il torneo Fifa ci sarà anche solidarietà e redistribuzione. A marzo vedremo: io cerco sempre di raggiungere l’accordo, ma se non sarà possibile si deciderà a maggioranza, come succede in democrazia".

Sul Var, il commento è conciso e chiaro: "Tra 10 anni si chiederanno come siamo stati così stupidi a cominciare così tardi". 

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Sezione: News / Data: Mer 07 novembre 2018 alle 18:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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