Graziano Cesari, ex fischietto e oggi opinionista tv, è stato intervistato da Tuttosport per parlare dei suoi ex colleghi e dei presunti favori ricevuti dalla Juventus. Si parte, chiaramente, dall'attualità, ossia l'arbitraggio negativo (specie per il Torino) nel derby di domenica scorsa: "Rizzoli è arrivato al derby dopo aver arbitrato giovedì il Tottenham in Europa League, il viaggio e la stanchezza mentale incidono - dice Cesari -. E poi un arbitro può essere condizionato dalla difficoltà a concentrarsi per lo stress di una partita più sentita delle altre, per un errore che magari commette all’inizio della gara e poi condiziona tutto il resto. Anche, naturalmente, per colpa di giocatori poco collaborativi. E c’è l’aspetto psicologico: a volte uno si convince di una cosa che in realtà è accaduta in modo diverso. La capacità di arbitrare è un meccanismo perfetto che può essere messo in crisi da un granello di sabbia". 
 
Ha mai pensato che un errore fosse commesso in malafede? 
"Mai. Mai pensato e mai constatato. Mai visto da nessuna parte. Incapacità a gestire le situazioni tanta, sudditanza psicologica un po’, malafede mai. E sinceramente mi fanno ridere i complottisti". 
 
Cos’è la sudditanza psicologica? 
"Quella con cui ognuno ha a che fare nella vita quotidiana: quanti signorsì conoscete? Ci sono arbitri coraggiosi e arbitri che lo sono meno, ma questo è nella natura dell’uomo. La sudditanza, tuttavia, è molto più legata ai giocatori famosi che alle squadre". 
 
Cosa pensa se le ripeto la frase più ascoltata nelle ultime 48 ore: «La Juve ruba»? 
"E’ una fesseria da bar e la lascio volentieri ai bar da dove proviene. Seriamente, non posso accettare una frase di questo genere e non sono tifoso, non mi piace fare il tifoso e non voglio mai fare il tifoso. Non è una cosa seria associare gli errori arbitrali con il potere di certi club, gli arbitri sbagliano ma non per favorire qualcuno". 
 
E’ più difficile arbitrare la Juventus? 
"No, perché un errore in una partita che vale la salvezza può essere altrettanto devastante. Certo, avrebbe meno visibilità sui media. Diciamo che la parte difficile di arbitrare la Juventus può arrivare il giorno dopo, considerata la cassa si risonanza che accompagna le partite dei bianconeri, come dell’Inter, del Milan e delle grandi squadre". 
 
Come si ottiene più trasparenza? 
"Per esempio parlando dopo le partite. Vi immaginate Rizzoli che va in conferenza dopo il derby e spiega il perché dei suoi errori e se ne assume le responsabilità? Metà delle polemiche morirebbero lì. Ripeto, ci sono tante ragioni per le quali un arbitro sbaglia e tra queste non c’è il fatto che ci sia la Juventus in campo. E sono a favore della moviola in campo". 
 

 
 
 

Sezione: News / Data: Mar 22 marzo 2016 alle 10:44 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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