Francesco Acerbi è stato ospite oggi a Radio Anch'io Lo Sport. Il difensore della Lazio ha parlato di come sta vivendo questo periodo di quarantena. "E' dura stare fermi, siamo abituati a stare sempre in movimento. Tornare alla normalità è la cosa più importante. Ci si tiene in forma, ma sei sempre chiuso in casa. Facendo allenamento e attività però il tempo passa", ha detto.

Tanti altri i temi toccati, a partire dalla proposta di giocare la stagione spalmandola sull'anno solare e non sul canonico periodo agosto-maggio. "Sono supposizioni che ognuno fa. Secondo me è un po' difficile perché c'è anche l'Europeo ed è difficile incastrare un campionato da gennaio a dicembre. Io spero finisca quello in corso il prima possibile, con tutte le sicurezze, per poi ripartire il prossimo in maniera adeguata. Magari incastrando qualche partita in più, anche al posto della Nazionale. Non andrei a sfalsare troppo le cose".

In ogni caso, Acerbi è convinto che si giocherà e che lo si farà con tutti i canoni che il gioco del calcio prevede. "Io penso che si giocherà. Non penso che non ci si possa toccare giocando a pallone, piuttosto non si gioca. Va bene che ogni giorno ci siano le precauzioni, che non ci siano i tifosi. Ma in campo se devo spingere qualcuno lo spingo, altrimenti non è calcio. Non posso mica far segnare l'avversario". Qualcuno, nell'Aic, non la pensa però allo stesso modo. "Io sono consigliere Aic, il nostro augurio è ricominciare - dice ancora Acerbi -. Qualcuno però non è d'accordo, non si rema tutti dalla stessa parte. C'è sempre qualcosa che non va a livello di sicurezza. Quando ci sono dei morti di mezzo si fa fatica. L'Assocalciatori punta alla ripresa ma con la massima sicurezza. Non credo si starà in ritiro per tre mesi e non penso sia la scelta opportuna. Ognuno poi è responsabile di quel che fa, una volta che si esce. Come accade adesso, si prendono delle precauzioni". 

In caso di ripresa, Acerbi vede la sua Lazio in corsa per lo scudetto. "Per quel che ha dimostrato assolutamente sì. Ha vinto tante partite, contro Inter e Juve. Anche nei momenti di difficoltà siamo stati bravi, attenti, non ci siamo mai disuniti. C'è dietro il lavoro di tutti, basta che uno non lo faccia e il castello si sfalda. Vediamo se si riprenderà ma credo che la mentalità resterà questa fino al termine del campionato".

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Sezione: News / Data: Lun 20 aprile 2020 alle 11:22
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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