"La Champions è una competizione straordinaria. Ti confronti con le squadre più forti d'Europa, hai tutto San Siro dietro di te, che ti sorregge. E' la dimensione naturale di un club come l'Inter. Ricordo la prima partita di Champions, era a Pisa, contro lo Skonto Riga". Inizia così il viaggio nei ricordi di Javier Zanetti nell'intervista pubblicata sul Matchday Programme pubblicato sui canali ufficiali nerazzurri. "Sono entrato al primo minuto del secondo tempo al posto di Ze Elias. Vincemmo 4-0. Da quel momento fu amore incondizionato".

Il momento più importante, ovviamente, resta la Champions del 2010. Con una tappa che Zanetti non dimentica. "Quando ci siamo detti che potevamo vincerla? A Kiev, senza dubbio. Eravamo praticamente fuori dal gruppo e l'abbiamo acchiappata all'ultimo secondo. Da quel momento è scattato qualcosa in ognuno di noi. Poi, il Chelsea ci ha dato la consapevolezza che avremmo potuto giocarcela con chiunque. E dopo la partita contro il Barcellona in casa sapevamo che potevamo andare fino in fondo. Riguardo la finale contro il Bayern tutte le volte che la fanno vedere. Se faccio zapping e la trovo, mi fermo e la guardo. Mi fa emozionare tutte le volte".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 18 settembre 2018 alle 10:46
Autore: Mattia Todisco
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