Ai microfoni del free press Mi-Tomorrow, parlano entrambi gli allenatori delle Primavere di Milan e Inter, Brocchi e Vecchi, in vista del derby di domani a cui sarà presente anche il presidente nerazzurro Erick Thohir:

Mister, come si arriva a un derby dopo la sosta?

Brocchi: “È sempre un punto di domanda. L’entusiasmo c’è perché non è una gara come le altre, ma il mio obiettivo resta quello di trasmettere la mentalità giusta: la gioia più grande sarebbe quella di vederli giocare sempre gestendo le ansie”.

Vecchi: “Arriviamo bene, ho a disposizione la rosa al completo anche se, tra i ragazzi impegnati in Nazionale e chi è andato a rinfoltire il gruppo della prima squadra, avremo poco tempo per preparare una partita così sentita”.

Che differenze ci sono, oggi, tra le due squadre?

B: “L’Inter ha costruito per vincere, gioca con ragazzi che hanno già fatto un campionato Primavera e ha ingaggiato un allenatore bravo ed esperto. Noi puntiamo alla formazione dei ‘97 e anche di qualche ‘98 dal punto di vista tecnico e delle conoscenze, così da essere pronti per il salto qualora venissero convocati”.

V: “È una situazione dettata più che altro dall’organico che ci siamo trovati ad allenare, per cui abbiamo metà ‘96 e metà ‘97. In questo momento i ‘96 sono un po’ più pronti, ma in pianta stabile abbiamo anche giocatori come Radu e Di Marco, campioni d’Italia l’anno scorso con gli Allievi”.

Quali sono le condizioni del gruppo?

B: “Locatelli, Cutrone e Modic tornano dalle Nazionali, Di Molfetta non ha giocato l’ultima partita per un problema muscolare, in difesa Calabria ha sofferto per due giorni di gastroenterite. Torneranno Vido e Fabbro, ma vengono da infortuni. Da questo punto di vista non siamo al top, ma ci saranno innesti più giovani”.

V: “Siamo in buona condizione, aspettiamo dai ritiri nazionali i rientri di Puskas, Palazzi, Sciacca e Bonazzoli, ma può essere che Federico resti in prima squadra vista l’emergenza in attacco”.

Entrambi li avete giocati nel settore giovanile, Brocchi anche in prima squadra. A quale ricordo di un derby è maggiormente legato?

B: “Da calciatore non posso dimenticare il primo euroderby di Champions nel 2003, quello che poi ci vide trionfare a Manchester. È un ricordo indelebile anche perché all’andata fui titolare. Giocare gare così ti porta a sprizzare adrenalina da tutti i pori”.

V: “Ai miei tempi, la Primavera del Milan aveva Albertini, Antonioli, Mannari che poi hanno fatto carriere importanti. Noi avevamo Mondini, Morello, Tramezzani. Giocavamo a uomo: mi ricordo quando mar-cavo Lantignotti a tutto campo. Ma era un altro calcio…”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 ottobre 2014 alle 17:15
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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