Esame complicato per l'Inter, oggi di scena al Marassi contro una Samp che in casa è un fortino quasi inespugnabile. Solo il Milan, infatti, è riuscito a battere i blucerchiati al Ferraris da quando la squadra è nelle mani di Sinisa Mihajlovic.

LA TATTICA – Mazzarri sa bene dell'importanza della sfida di Genova. Dopo aver sciupato un calendario favorevole, con appena tre pareggi racimolati tra Atalanta, Udinese, Livorno e Bologna, ora i nerazzurri dovranno reperire bottino importante contro avversari di livello nettamente superiore di quelli affrontati nell'ultimo mese. Il tecnico nerazzurro dovrebbe tornare al 3-5-2, accantonando momentaneamente il 3-4-2-1. Senza Juan Jesus e Jonathan, in campo Samuel e D'Ambrosio, con Ranocchia spostato sul centro-destra. In mezzo al campo, spazio a Kovacic interno assieme a Cambiasso ed Hernanes. In attacco, Palacio e l'attesissimo Icardi.

GLI AVVERSARI – Mihajlovic respira: Gastaldello, Fornasier, Mustafi ed Eder ce la fanno. Out restano solo Berardi e Gabbiadini. Si va verso la conferma del 4-3-3, con Krsticic e Soriano ai fianchi di Palombo. Sansone e Maxi Lopez dovrebbero vincere i rispettivi ballottaggi con Wszolek e Okaka.

I PERICOLI – La Sampdoria non dispone di grosse individualità, ma ha tanti giocatori in grado di mettere in difficoltà chiunque con l'organizzazione e un'ottima fase offensiva. Occhio all'estro di Eder, al mancino di Sansone e agli inserimenti dei centrocampisti. Attenzione particolare, ovviamente, per Maxi Lopez, voglioso di ben figurare dinanzi al rivale Icardi.

DOVE COLPIRE – Mihajlovic ha rischiato fortemente di doversi reinventare quasi tutto il reparto arretrato, poi alla fine ha recuperato Gastaldello e Mustafi, i due centrali titolari, più Fornasier. Al Ferraris, difficilmente i doriani prendono gol, per cui ci vorrà la migliore Inter per sfondare l muro eretto davanti a Da Costa, imbattuto in casa da ben 243 minuti (ultimo gol subito quello di Mbaye il 9 marzo scorso).

OCCHI PUNTATI SU... – Kovacic. Stavolta non dovremmo rischiare ulteriori sorprese: il croato è in odor di maglia da titolare. Sembrava che la chance dal 1' potesse arrivare già contro il Bologna, invece Mazzarri gli preferì ancora Alvarez. Ora, però, sia l'argentino che Guarin dovrebbero davvero far posto a Mateo, che ha una voglia matta di dimostrare i progressi che lo stesso WM ha spiegato in conferenza stampa. In settimana è stato spesso provato interno nel 3-5-2, con ampio margine di manovra. Un test importante in un match delicato: che sia il salto definitivo?

PROBABILI FORMAZIONI:

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 13 aprile 2014 alle 08:28
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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