Forse non molti lo ricordano, ma nella scuderia nerazzurra un giovane brasiliano dalle qualità e dalla fantasia indiscutibili: si chiama Kerlon Moura Souza, ha 21 anni, ma nel suo Paese, come del resto tanti altri calciatori, è conosciuto col suo soprannome, nato per descrivere quella che è un po' la sua giocata di fabbrica, ovvero riuscire a correre portando avanti il pallone con dei continui palleggi sulla testa. Ed è così che per tutti è diventato "Foquinha". Si impose all'attenzione generale qualche tempo fa: purtroppo non per suoi particolari meriti, ma per l'incredibile fallo subito dal difensore dal difensore Coelho, oggi al Bologna ma prima all'Atletico Mineiro, che, superato da Foquinha con una delle sue prodezze balistiche, lo stese con un intervento davvero da codice rosso.

Un'altra sua caratteristica è una certa tendenza agli infortuni: proprio il medico di fiducia dell'Inter, il professore Benazzo, si è preso cura nel marzo scorso del giocatore, prelevato a gennaio scorso dal club nerazzurro, ricostreundogli i legamenti crociati.  E sempre l'Inter, proprio nell'ultimo giorno del mercato estivo, lo ha "parcheggiato" per questa stagione al Chievo. Salutato come un innesto importante, che avrebbe dato senz'altro ulteriore qualità all'attacco clivense, invece Kerlon fatica a trovare spazio. Il suo debutto in campionato avviene in occasione della sconfitta interna con la Lazio, lo scorso 29 ottobre entrando nella ripresa. Oltretutto, la sfortuna continua a perseguitare il giovane fantasista verdeoro, che tra un problema fisico e l'altro ha fin qui collezionato appena tre scampoli di partita. E ad oggi, Foquinha è ancora ai box per l'ennesimo infortunio.

Una prima annata italiana, quindi, decisamente da dimenticare, per questo ragazzo dal talento immenso, al punto che in patria sono parecchi i paragoni con Ronaldinho. Talento che purtroppo ha dovuto fino ad ora tenere in ghiaccio, non potendo partecipare alla strepitosa cavalcata salvezza degli uomini di Di Carlo. Davvero un peccato, per Foquinha, un ragazzo che potrebbe in prospettiva rappresentare uno dei pilastri su cui costruire l'Inter del futuro, per il suo gioco imprevedibile, per la facilità quasi imbarazzante nel liberarsi dell'avversario, e anche per il suo fiuto del gol. Ma prima ancora, il ragazzo dovrà superare questa sua fragilità fisica che lo rende troppo sensibile all'infortunio.

In casa Inter, comunque, si può attendere con fiducia la crescita di Foquinha, forti anche di un precedente importante: di un giocatore che qualche anno fa fece lo stesso percorso di Kerlon, ovvero prelevato dal Brasile, precisamente dal Flamengo, girato al Chievo dove fece praticamente solo tribuna, poi tornato all'Inter, dove in breve tempo è diventato una delle colonne portanti della squadra nerazzurra. Parliamo, ovviamente, di Julio Cesar, arrivato in punta di piedi in nerazzurro e oggi consacrato come uno dei migliori portieri del mondo. Un cammino che, ci si augura, Foquinha possa seguire fedelmente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 24 aprile 2009 alle 20:15
Autore: Christian Liotta
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