Rafa Benitez, intervistato da FIfa.com, ricorda il suo precedente, non felicissimo, al Mondiale per club: "Mi ricordo bene quel torneo. Il mio Liverpool aveva battuto 3 a 0 il Deportivo Saprissa in semifinale, ma abbiamo perso 1 a 0 in finale contro il San Paolo. Ero molto arrabbiato e sconcertato quel giorno perché non ci avevano dato tre gol". Adesso però è tutto diverso e Rafa fa il confronto con le passate edizioni: "Questa volta il clima sarà diverso, perché giocheremo nel caldo degli Emirati Arabi Uniti. Però dobbiamo sapere bene che temperatura ci sarà, anche se spero che non faccia troppo caldo. In Giappone, nell'altro Mondiale per club, invece era inverno. Poi dovremo considerare anche il fuso orario, che questa volta sarà di meno per le squadre europee. Questo è un aspetto positivo dal nostro punto di vista, perché saremo in grado di partire quando mancherà meno all'evento. Nel 2005 le partite erano molto ravvicinate, per questo feci un po' di turnover, facendo giocare Crouch in semifinale e Morientes in finale. Potrebbe essere lo stesso con l'Inter, perché abbiamo molti giocatori di primo livello".

Parlando del Mondiale di quest'anno, Rafa teme particolarmente la squadra brasiliana: "Per ora ci siamo concentrati sul International. Io stesso li ho visti giocare e ho notato che sono veloci e molto tecnici. Prima del Mondiale, poi, osserveremo anche gli altri rivali, perché, anche se siamo consapevoli della nostra forza, rispettiamo il tipo di calcio giocato in ogni continente. Noi ci organizzeremo così per visionare tutte le possibili avversarie del Mondiale: raccogliamo materiale di entrambe le squadre e poi alcuni del nostro staff guardano le partite, uno per ogni squadra. Dopo ovviamente ci concentriamo sulla vincente e io stesso, dopo aver letto le relazioni, analizzerò i filmati".

Dopo qualche mese in Italia, Benitez può già fare un confronto con Premier e Liga, altri campionati in cui ha allenato: "In Spagna il gioco è più tecnico, in Inghilterra più fisico, mentre in Italia più tattico. Ogni paese è una sfida per me e mi piace mettermi alla prova. Quest'anno dopo il Mondiale molti giocatori sono tornati tardi e dovevamo subito preparare le sue Supercoppe. Non è stato facile, ma noi abbiamo la forza e la voglia di arrivare ad Abu Dhabi nelle condizioni migliori. Per quanto riguarda il mio ruolo, cambia un pò, perché in Italia e in Spagna l'allenatore ha soltanto la parola finale sul mercato, mentre in Inghilterra ha più autonomia, anche se deve comunque rispondere all'amministratore delegato. In entrambi i modi è possibile fare bene".

Liverpool nel cuore, anche se sta iniziando ad apprezzare Milano. Le due tifoserie, poi, hanno in comune qualcosa: Istanbul. "Mi sto trovando veramente bene in Italia, un paese che conoscevo già dalle passate vacanze in Sardegna, ma che sto imparando ad apprezzare giorno dopo giorno a Milano. Ma devo ammettere che Liverpool rimarrà sempre nel mio cuore, e anche da lontano seguo le ultime notizie del club. Ho un rapporto fantastico con i tifosi dei Reds e sono felice che alcuni di loro siano venuti a farmi visita in occasione di Inter-Tottenham. In fondo, il rapporto amichevole tra i tifosi dell'Inter e del Liverpool risale a quella mitica finale di Istanbul, dove abbiamo battuto gli acerrimi rivale dell'Inter, il Milan".

La Spagna è riuscita a vincere il Mondiale, dopo l'Europeo del 2008. Un modello che Benitez spiega così: "Il loro segreto è poter contare su giocatori giovani e molto talentassi e soprattutto hanno trovato il modo di abbinare le capacità tecniche all'intensità del calcio moderno". Alla fine risponde così alla domanda: ti piacerebbe allenare la Spagna o un'altra nazionale? "Sono ancora giovane e per il momento preferisco lavorare giorno dopo giorno con l'Inter e provare a vincere in Europa e nel Mondo. In futuro, perché no?".

 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 novembre 2010 alle 15:15 / Fonte: Fifa.com (Traduzione FcInterNews.it)
Autore: Guglielmo Cannavale
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