Pagelle Primavera - Colidio impalpabile, il 'pararigori' Dekic delude

DEKIC 5,5 -  Due mezze colpe sui gol fanno una insufficienza piena. Sul primo gol respinge in malo modo su Rauti, servendo di fatto Belkheir. Sul raddoppio è imperfetto sul tiro ancora di Rauti. Si riscatta parzialmente col rigore parato a Millico, il quinto consecutivo. Come hanno capito i suoi avversari, ormai è una sua specialità.

ZAPPA 6 - Soffre in difesa, ma coi minuti cresce dal punto di vista offensivo. Nella ripresa un paio di cross interessanti - su cui Vergani non arriva - e un tiro che fa correre qualche brivido a Gemello gli valgono la sufficienza, una delle poche nella sua squadra.

NTUBE 6 - Il più solido nella coppia di centrali. Paga inizialmente il divario fisico rispetto agli avversari, ma alla lunga riesce a dire la sua almeno sotto i punti di vista di rapidità e velocità. Si ritrova protagonista in negativo sul secondo gol.

RIZZO 5,5 - Non dà sicurezza in mezzo alla difesa, e fa rimpiangere l'assenza di Nolan. Un rendimento condizionato dalla mancanza di concentrazione lungo tutta la sua presenza in campo. DAL 82' VAN DEN EYDEN sv

CORRADO 5 - Il peggiore della retroguardia di Madonna. Dalla sua fascia nascono i principali pericoli per la squadra, complice anche la presenza di un ex indiavolato come Belkheir. Da lì nascono di fatto entrambi i gol della formazione granata. Si scuote un po' nella ripresa, mantenendosi fedele ad una costante della partita: la scarsa predilezione ai ritorni in difesa.

GAVIOLI 5,5 - In un centrocampo che gira a vuoto, corre senza produrre. E per un giocatore come lui, che basa la sua fortuna sull'intensità, è un problema non da poco. DAL 72' GIANELLI sv

POMPETTI 6 - In mezzo al campo è sempre il primo - e oggi anche l'unico - a provare a verticalizzare verso il reparto avanzato. La solitudine dei numeri 9 e 11 nerazzurri nella gara odierna è colpa di tutti, ma sua un po' meno. Rimedia il suo giallo quotidiano, sul fallo su Millico che ha portato al rigore (poi sbagliato dallo stesso 11 granata). Un intervento che però sottolinea la generosità messa in campo oggi. DAL 82' BURGIO sv

RORIC 5,5 - Non incide in mezzo al campo, si fa vedere soprattutto (o forse solamente) per i cross su schema da calcio d'angolo. DAL 54' VERGANI 5 - Viene mandato in campo in una partita e in particolare in una situazione non certo semplice, ma incide pochissimo. Sempre in ritardo sui palloni messi in mezzo, un 'vorrei ma non posso' che inquadra perfettamente la prestazione odierna di tutta la squadra nerazzurra.

SCHIRO' 6 - Tra i meno peggio dei suoi. Si guadagna la sufficienza per la volontà e l'impegno dimostrati nel primo tempo. Cala, come tutti, nella ripresa.

SALCEDO 5,5 - Solita vivacità in avvio, che si perde col passare dei minuti. Merito della fisicità avversaria, e dello scarso movimento da parte dei compagni. Cala anche lui in maniera vistosa nel secondo tempo, nonostante sia comunque uno dei pochi a tentare la giocata, come nei minuti finali, quando mette un buon pallone per Vergani, non sfruttato.

COLIDIO 5 - La peggior prestazione dell'anno per l'argentino, che non entra praticamente mai in partita. Fatica molto fin dai primi minuti, quando tocca un paio di palloni sulla trequarti. Nella ripresa sparisce letteralmente dal campo, finendo per eclissarsi sempre di più sulla sinistra, quando dalle due punte Madonna passa al 4-3-3. Al fronte di tante ottime prove, da giocatore di un'altra categoria, oggi una giornata no, che coincide con una pessima prestazione di squadra.

MADONNA 5,5 - La sua squadra delude. Come ammette lo stesso tecnico a fine partita, c'è stato un rilassamento fisico quanto mentale, evidente. Un k.o. in uno scontro diretto di fronte al Torino, che a conti fatti rischia di diventare una bestia nera (3 sconfitte su 3 in stagione, compresa la finale di Supercoppa). Non c'è tempo per contare le ferite però: il secondo k.o. in campionato nel 2019 arriva nel momento peggiore, con alle porte la visita in casa dell'Atalanta leader della classifica. Un'ulteriore prova per far vedere la crescita di questa squadra, e le reali ambizioni interiste in vista della fase finale.

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