Alla fine Gasperini, recuperando Stankovic, sceglie di puntare sul 3-5-1-1, rinfoltendo il centrocampo e affidando a Eto’o e Sneijder l’attacco. Fiducia a centrocampo in Alvarez al fianco di Stankovic e Thiago Motta, con Obi largo a sinistra e capitan Zanetti a destra. Allegri non presenta sorprese, preferendo Robinho a Pato come spalla di Ibrahimovic e insistendo sul collaudato 4-3-1-2. Dall’inizio si capisce l’impostazione nerazzurra, con il serbo ago della bilancia davanti alla difesa, permettendo così a Thiago Motta e Alvarez inserimenti offensivi. Rossoneri invece votati al contropiede, con Ibra pronto a mettere in movimento Robinho e Boateng.

La massa a centrocampo definita da Gasperini consente ai nerazzurri di mantenere il pallino del gioco, perdendo però qualcosa in attacco dove il solo Eto’o fatica contro Thiago Silva e Nesta. Nella manovra interista spicca il lavoro di Sneijder, che fa da collante tra mediana e attacco. Ottima la spinta di Obi, sul quale i compagni vanno spesso e volentieri. Buonissimo anche il lavoro dei tre centrali difensivi che, ben coadiuvati dai centrocampisti, impediscono gli inserimenti di Robinho e tolgono spazio a Ibrahimovic. La mano di Gasperini si vede anche con il pressing che inizia sulla propria trequarti e nega la profondità all’avversario.

Dopo lo svantaggio, il Milan aumenta l’intensità ma dal centro non si passa e si tenta di sfruttare meglio le fasce. Non a caso il palo di Ibra arriva dopo un cross da destra. Nella ripresa Gasperini cambia modulo, passando a 4 in difesa con Zanetti che scala dietro e Chivu che si sposta largo a sinistra, con Alvarez che va a giocare largo a destra a centrocampo dopo un primo esperimento a fasce invertite. Dopo il pareggio di Ibra, Allegri decide di cambiare e manda in campo Pato al posto di uno spento Robinho, senza però variare assetto tattico. Gasp risponde inserendo il baby Faraoni al posto di uno stremato Alvarez e lo piazza sulla destra del centrocampo, confermando il 4-4-1-1.

La rete di Boateng impone il tecnico di Grugliasco a cambiare nuovamente, inserendo una punta, Pazzini, al posto di un centrocampista, Stankovic. Il modulo diventa così 3-4-1-2. L’ultima sostituzione non varia la strategia tattica: Castaignos (subentrato a Obi) va a destra mentre Faraoni si piazza a sinistra.

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Sezione: L'angolo tattico / Data: Sab 06 agosto 2011 alle 17:56
Autore: Fabio Costantino
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