Dopo tante fumate nere o grigie, ieri sera intorno alle 19 è arrivata l'attesa fumata bianca. Wesley Sneijder è il nuovo trequartista dell'Inter, alla fine Moratti è riuscito ad accontentare il suo allenatore Josè Mourinho, che lo reclamava a gran voce. Un tormentone durato molte settimane, tra 'sì', 'no' e 'ni' prima del Real Madrid, poi del giocatore stesso, convinto dall'ultimo incontro con la dirigenza merengue. Una volta dato l'annuncio del suo trasferimento all'Inter, Sneijder ha parlato pubblicamente da giocatore nerazzurro al Telegraaf: "Lasciare Madrid non può essere considerata una sconfitta, l’In­ter è uno dei più grandi club del mondo, da quattro anni è campione d’Italia, e io sono fie­ro di vestire la maglia nerazzur­ra".

Non poteva mancare l'apporto di Mourinho in questa estenuante trattativa di mercato: "In queste settimane mi ha mandato moltissimi sms nei quali cercava di farmi capire in tutti i modi quanto ci tenesse che io lo raggiungessi all'Inter. Sarà un piacere lavorare con lui. La condizione non mi manca, sono già pronto, se il mister lo vorrà, a giocare il derby". Infine, parole poco simpatiche per il Real Madrid, da cui si sente scaricato: "Il Real mi ha trattato decisamente male. Stamattina (ieri, ndr) Pellegrini mi ripetetva che contava su di me. Quello che mi è successo è davvero strano: un allenatore che ti vuole e altre persone no. Comunque se mi capitasse di incontrare il Real in Champions e dovessi segnare, non esulterò. Mi hanno tolto il numero di maglia e durante gli allenamenti mi tenevano ai margini. Non è stato per niente divertente. Non voglio peccare di immodestia, ma credo di valere più di un posto in panchina, persino nel Real. Il prossimo è l'anno dei Mondiali e voglio arrivarci da protagonista".

Sezione: News / Data: Gio 27 agosto 2009 alle 08:47 / Fonte: Telegraaf
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print