Una delle chiavi della nuova Inter di Cristian Chivu è senza dubbio l'attitudine differente a livello difensivo. Un particolare sottolineato oggi dalla Gazzetta dello Sport.

Il tecnico romeno ha "alzato" il baricentro medio, il ritmo di gioco, l’atteggiamento aggressivo per gran parte della gara, al netto di avversari finora teneri. "Nello specifico, ha alzato soprattutto la difesa perché lì è nascosto l’innesco della rivoluzione: la linea a tre davanti a Sommer (o Martinez...) si muove in maniera diversa e più coraggiosa rispetto al passato. Nella media, da una stagione all’altra, si posiziona circa otto metri più avanti: la cifra è iperbolica per gli standard di casa, un cambiamento non facile da “digerire” per un reparto adagiatosi sugli stessi movimenti per un quadriennio - spiega la rosea -. I numeri sono lì a dare forza al cambiamento: nel 2024-25 l’altezza media della linea difensiva era di 26,8 metri, adesso è molto più alta a 34,7. Il salto in lungo è di 7,9 metri, medaglia d’oro ai campionati italiani di specialità in Serie A".

E ad Appiano Gentile si sta lavorando per andare ancora più in là. Ruolo decisivo anche per le rotazioni: se Akanji-Acerbi-Bastoni rappresenta il trio titolare, De Vrij e Carlos Augusto fanno parte in maniera costante delle rotazioni, obiettivo che intende centrare anche Bisseck. In questo modo di può continuare a tenere un baricentro alto (55,9 metri), favorendo il recupero palla (40,4 metri) e la riaggressione immediata. Un gioco "più verticale" parte anche da qui.

"Questo movimento da dietro provoca effetti benefici su tutta la rosa: se la vecchia Inter effettuava in media 6,1 recuperi offensivi (al massimo a 40 metri dalla porta avversaria), adesso arriva a 7 tondi tondi in ogni partita. In realtà, il salto è nel futuro, da squadra attendista e manovriera a squadra più famelica e rapida: si potrà lasciare campo, certo, ma è il rischio di preferisce guardare sempre e solo in su", spiega la Gazzetta.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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