Inter ormai a un passo dal trasformarsi nel primo club italiano di Serie A di proprietà cinese. È in partenza oggi da Milano la delegazione di dirigenti nerazzurri che a Nanchino si ricongiungerà con il patron Erick Thohir, per poi incontrare i vertici del Suning Commerce Group, pronto ad acquistare il 70% del club nerazzurro (inclusa l'intera quota di Massimo Moratti) per circa 525 milioni di euro: come aggiorna l'edizione online del Corriere della Sera, la bozza d’accordo è già stata stilata da tempo, mancano le firme che arriveranno entro domenica. Il presidente del gruppo cinese, Zhang Jindong, ha ottenuto il via libera dal governo di Pechino e sono in corso le ultime "verifiche politiche", ma non dovrebbero esserci intoppi.

Suning che non si fermerà al 70% del club, ma che entro giugno del prossimo anno dovrebbe assicurarsi il 100% della società nerazzurra. Sarebbe stato lo stesso Suning - riporta Corriere.it - a imporre questa condizione per andare avanti nella trattativa che all’inizio verteva sulla cessione del 20%. Fonti cinesi riportano che Zhang Jindong avrebbe posto un aut aut a Thohir: "O prendiamo tutto, o non entriamo in gioco".

Il weekend di incontri tra i vertici nerazzurri e quelli del gruppo Suning definirà dunque la trattativa, ma anche e soprattutto il futuro e le figure che dovranno costruirlo. Una volta effettuato il passaggio delle quote, i cinesi inseriranno al più presto nei quadri societari nerazzurri un loro uomo di riferimento che dovrà affiancare l’attuale dirigenza. Thohir resterà presidente fino a giugno 2017, mentre è ancora da chiarire la posizione dell’ad Michael Bolingbroke, che ha firmato un contratto con la Goals Soccer Center, una società con sede in Inghilterra che si occupa di sviluppo di impianti di calcio a 5. Potrebbe mantenere il doppio incarico per un po’, anche se il Times sostiene che già a fine mese entrerà nella nuova azienda. Lento ma inesorabile sarà il ricambio societario nerazzurro.

Nei prossimi giorni saranno comunque Bolingbroke e il direttore generale dell’Inter Giovanni Gardini a illustrare ai cinesi di Suning il quadro per il prossimo campionato. I tratti dello scenario sono stati delineati ieri, in un lungo incontro a tre, durato più di cinque ore, tra Mancini, il ds Piero Ausilio e Gardini. L’allenatore era stato colto di sorpresa dall’improvvisa accelerazione della trattativa tra Thohir e Suning e non aveva gradito il fatto di essere rimasto all’oscuro e che neppure Bolingbroke si sia fatto sentire nei giorni caldi. 

Più che l’sms inviato dal patron indonesiano, a rassicurare il tecnico è però l’idea che l’Inter possa finalmente uscire dalle secche finanziarie, tornare a comprare giocatori di prima fascia e competere di nuovo per lo scudetto. Bloccato (almeno sulla carta) dai vincoli del fair play finanziario imposti dall’Uefa, il mercato potrebbe accendersi grazie all’asse con il Jiangsu, la squadra cinese di proprietà del Suning. La formula dei prestiti tra la Cina e Milano è una via praticabile per regalare a Mancini rinforzi di qualità.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 giugno 2016 alle 20:16 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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