Due pareggi contro Brescia e Lecce sono un ruolino mediocre per una squadra che viene dalla Tripletta e punta nuovamente a conquistare più titoli possibili. Eppure l'Inter, nei due incontri pre-derby, ha racimolato altrettanti punti quando nelle previsioni se ne auspicavano giustamente 6. Bilancio negativo per ora per questa prima fase di campionato, la squadra soffre problematiche di natura tattica ma, soprattutto, le assenze che si sono concentrate soprattutto nell'ultimo mese e mezzo, risparmiando solo pochi fortunati. L'opportunità per il riscatto la offre il calendario: domenica sera, con i nerazzurri padroni di casa e quindi supportati dal loro pubblico, andrà in scena la stracittadina con il Milan, che per la prima volta dopo tempo immemore vi si presenterà in testa alla classifica, con l'Inter alle spalle. Tre i punti di differenza, che però potrebbero essere colmati in un sol colpo.

Dipenderà tutto dall'Inter stessa, così dice Benitez, ma fra tre giorni sarà necessario recuperare almeno altri due giocatori dell'ossatura titolare. La buona notizia di Lecce è il recupero, positivo, di Stankovic, oltre al ritorno al gol di Milito. Soprattutto il serbo, che ha dato geometrie alla mediana (assolutamente necessarie) e ha persino sfiorato il gol, potrà essere utile alla causa interista contro i cugini. Inoltre, Stankovic è il tipico uomo derby, quello che in partite così importanti riesce a fare la differenza perché caratterialmente ben predisposto. Buona notizia anche dalla prestazione di Joel Obi, tra i 'meno peggio' nelle fila ospiti ieri sera. Il nigeriano ha giocato con il piglio giusto, coprendo ottimamente la sua zona e cercando frequentemente di attivare i compagni in attacco. Anche lui, d'ora in avanti, farà parte dell'arsenale a disposizione di Benitez, non solo numericamente ma anche qualitativamente.

Il Milan gode di buona salute, anche se per domanica rischia di perdere Pato e Inzaghi. La testa della classifica è un toccasana per la banda di Allegri, che vedrà nella stracitadina l'occasione per tentare la fuga. Una vittoria la porterebbe a +6 dai più seri candidati alla lotta per lo scudetto, vantaggio pesante anche se ancora di partite in calendario ce ne sarebbero tante. Ecco, l'Inter deve evitare questo abbozzo di fuga, perché sarebbe psicologicamente dura da sopportare. Non solo: i nerazzurri sono chiamati a vincere per fugare via tutte le perplessità che da settimane si trascinano dietro. Chiaro è che con tutta la truppa in salute i risultati finalmente arriveranno, ma non si può bivaccare nell'attesa, perché altri non stanno certo a guardare e il gap, alla lunga, potrebbe essere difficile da colmare.

Contro Ibrahimovic e compagni torneranno Snejider e Julio Cesar, difficile auspicare un rientro di Cambiasso, che ha appena ripreso a correre, idem per Mariga. Impossibile sperare di vedere Thiago Motta, Muntari e soprattuto Maicon, che ieri si è fatto rimpiangere (pur non avendo ancora fornito una prestazione alla sua altezza) da un Santon troppo impreciso. Insomma, a prescindere da chi potrà scendere sul rettangolo di gioco, servirà l'adrenalina da derby per non farsi mettere sotto dall'entusiasmo milanista. Saranno gli stati d'animo a fare la differenza, più degli organici. In questo momento la squadra di Allegri ha il vento dalla sua, ma Benitez ha tre giorni per convincere i suoi giocatori che la Tripletta, la scorsa stagione, l'hanno conquistata loro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 novembre 2010 alle 09:31
Autore: Fabio Costantino
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