"Con Andrea Agnelli non c'é un rapporto terribile, con Diego Della Valle non ci sono state stavolta punzecchiature né atteggiamenti antipatici". Così Massimo Moratti dopo il 'tavolo della pace' che si è tenuto mercoledì scorso a Roma sul post-Calciopoli, ospite oggi a Firenze alla cena al Four Seasons per l'inaugurazione dell'Inter Club Firenze 'A Giacinto' dedicato a Facchetti.

"Come è stato il tavolo della pace? Comodissimo - ha scherzato - C'era buona volontà dal presidente Petrucci però, tranne qualche sorpresa, era ovvio che non sarebbe venuto fuori nulla. D'altra parte ci sono fatti legati a cose più importanti come le sentenze e i tribunali. Con Agnelli ci siamo salutati, ci sono situazioni che ci portano ad avere tesi contrapposte ma é un bravo ragazzo, un vero signore che si è comportato in modo carino con me. Con Della Valle ci sono esperienze e posizioni diverse che non ci permettono di cantare nello stesso coro però stavolta non ci sono stati episodi di aggressività".

Resta confermata poi la disponibilità a cercare di riformare questo calcio: "Ne abbiamo parlato mercoledì, dagli stadi di proprietà alla riduzione delle rose. Non siamo un angolo fortunato, nonostante la crisi i costi sono rimasti gli stessi". Il presidente parla anche del sorteggio Champions: "Non lo considero fortunato questo sorteggio di Champions che ci ha abbinati all'Olympique Marsiglia. È una squadra forte e comunque avrei detto lo stesso anche se fosse stata debole. Non ho scordato l'esperienza con lo Schalke 04, molto dipenderà dallo stato di forma con cui arriveremo alla sfida con il Marsiglia".

Cautela anche parlando del campionato: "Meglio non parlare di scudetto e non solo per un fatto di scaramanzia, è lontanissima la vetta, davanti abbiamo tante squadre e tanti punti ancora da recuperare. Insomma dipende da altri e dalla nostra continuità". In ogni caso fa capire che a gennaio, alla riapertura del mercato, l'Inter non resterà a guardare: "Nonostante la crisi il calcio ci impone di fare cose che sembrano illogiche pur di aiutare la squadra - sospira Moratti -. Capitan Zanetti ha chiesto un regalo? Si riferiva ad un vero dono di Natale", scherza il presidente nerazzurro che sta per vedere scucito dalle maglie della sua squadra il simbolo del titolo di campione del mondo per club conquistato un anno fa: "Tutto vero, però il trofeo è sempre lì", chiosa sorridendo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 16 dicembre 2011 alle 21:39 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano
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