Inter-Trapani non passerà certamente alla storia come la partita del secolo, almeno non per i tifosi nerazzurri. Lo sarà per quelli del Trapani, ma questa è un'altra storia. Ma se c'è un evento da ricordare in questo travagliato terzo turno di Coppa Italia, questo è certamente l'esordio, a 16 anni e 197 giorni, di Federico Bonazzoli, giovane attaccante del vivaio nerazzurro. Bresciano di Ghedi, giovane stella della formazione Primavera, per molti un predestinato. Walter Mazzarri, nonostante il brutto secondo tempo, decide ugualmente di concedere qualche minuto di gara a lui e al compagno Isaac Donkor. Era il giovane attaccante, ovviamente, il debuttante più atteso, anche per il rendimento incredibile che ha avuto e sta avendo nelle giovanili nerazzurre.

Scendendo in campo a San Siro al posto di Ishak Belfodil, il giovane Bonazzoli è diventato di diritto il secondo debuttante più giovane della storia dell'Inter. Meglio di lui, solo Beppe Bergomi, che con i suoi 16 anni e 39 giorni è praticamente inarrivabile per chiunque nel calcio di oggi. Dopo appena 120 secondi, Bonazzoli ha tra i piedi il pallone buono per bagnare il suo esordio con una rete che avrebbe fatto venir giù San Siro. Non gli è andata bene, per ora l'ingresso nella leggenda è rimandato.

Il paragone con Mario Balotelli, però, viene naturale. Era il 16 dicembre del 2007 quando Roberto Mancini decise di farlo debuttare al 90' di Cagliari-Inter, al posto di David Suazo. Tre giorni dopo, il 19 dicembre, arrivano anche le sue prime reti ufficiali con la maglia nerazzurra, una doppietta in Reggina-Inter (1-4), valida per l'andata degli ottavi della Coppa Italia. Balotelli, come Bergomi e Bonazzoli, la fede nerazzurra non ce l'aveva certo nel dna. I primi due non hanno mai nascosto la simpatia (tifo nel caso di Super Mario) rossonera, mentre Bonazzoli da bambino tifava Inter. Eppure atteggiamenti sopra le righe non ne abbiamo ancora mai visti. Anzi, dopo anni di trafila nelle giovanili nerazzurri - in cui milita dai pulcini - il nerazzurro ha finito col prevalere.

Ma chi è davvero Federico Bonazzoli? Federico nasce a Manerbio il 21 maggio del 1997 (il 97 è attualmente il suo numero di maglia). L'Inter lo scopre a Ghedi all'età di 6 anni, lo parcheggia per una stagione al Montichiari e alla fine lo porta in nerazzurro. Da allora, solo Inter, centinaia di reti, un titolo Giovanissimi e Allievi sempre giocando con compagni e avversari più anziani di lui. A soli 15 anni, Andrea Stramaccioni gli permise di allenarsi con la prima squadra. E' bresciano come Balotelli, ma le similitudini finiscono qui. E lo si è notato già dopo le dichiarazioni rilasciate a Inter Channel dopo il suo esordio: " "Non ci credevo, già da quando il mister mi ha detto di scaldarmi. C'erano Zanetti e Olsen, non ci credevo. Mi guardavo attorno. Lo stadio era pieno, enorme. Io mi sentivo piccolo. Mi veniva quasi da piangere, era il sogno che avevo da bambino e che ho coronato".

Quanto sembra lontano quel Mario Balotelli, che non si lasciava mai andare all'emozione dell'esultanza e che non perdeva mai occasione per ribadire quanto il suo cuore fosse rossonero, con buona pace di chi gli corrispondeva un lauto stipendio. Quanto sembra lontana la maglia gettata a terra in Inter-Barcellona, forse la gara più importante della storia recente dell'Inter. Difficile dire se Federico Bonazzoli diventerà un top-player come lo è Mario Balotelli (seppur con alterne fortune). Per ora l'Inter lo lascia crescere e se lo gode. L'anti-Balotelli.

Sezione: La Rubrica / Data: Sab 07 dicembre 2013 alle 00:30
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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