BARBARA BERLUSCONI ★★★★ - Dopo una stagione ancora più deludente di quella dei cugini il Milan si rincuora con l'inaugurazione della nuovissima sede, denominata per l'appunto Casa Milan. Una struttura fortemente voluta dal neo amministratore delegato dei rossoneri, dotata di ogni comfort per tifosi, dirigenti e giocatori e attrezzata di museo, store e sala narghilè per Balotelli. La rivoluzione firmata da Barbara Berlusconi non si ferma qui: "Puntiamo alla crescita del Milan sul campo e nel commerciale. Nuovi partner? Al momento ho già il mio fidanzato", ha chiosato l'ad.

CLARENCE SEEDORF ★★★ - Si chiude con una vittoria la prima sfida da allenatore dell'olandese, ma il suo prosieguo sulla panchina rossonera rimane ancora un rebus. A spezzare una lancia in favore di Clarence è stato il presidente onorario dell'Inter Massimo Moratti: "Fossi nel Milan terrei Seedorf. E in difesa schiererei sempre Zapata...".

ALESSIO CERCI ★★ - Sbaglia al 94' il rigore che avrebbe regalato al suo Torino il ritorno in Europa dopo 20 anni, scoppiando in lacrime sul terreno fatale dell'Artemio Franchi. Una macchia che non cancella la stagione straordinaria in maglia granata, lo sa bene Ventura che dopo il 2-2 con la Fiorentina prova a consolare il suo fantasista: "Sul dischetto ho visto piangere Baggio e Baresi: solo chi non osa non sbaglia". Pistocchi ci ripensa: "Il vero Robben non avrebbe lasciato trapelare emozioni".

ERICK THOHIR ☆☆☆☆☆ - Il patron dell'Inter saluta Cambiasso su Instagram ma dimentica di annotare la Champions League fra i trofei vinti dall'argentino e storpia il soprannome trasformando il Cuchu in 'Chucu'. Più tardi la rettifica del tycoon dopo i due errori dovuti alla fretta di omaggiare chi è entrato già nella leggenda: "Conosco benissimo la storia nerazzurra. Ci tenevo a ringraziare anche il numero 22, quell'altro difensore che va via e il nostro capitano Zampetti".

ALEJANDRO SABELLA ★ - Chiuso il campionato ci si tuffa finalmente nei Mondiali. Diverse le scelte discutibili dei ct che hanno già deciso di ufficializzare la propria lista di convocati, fra queste quella che vede Carlitos Tevez fuori dalla Selección nonostante la splendida stagione disputata con la Juve. Sabella prova a difendersi dalle accuse di chi avrebbe voluto vedere l'Apache protagonista anche con l'Albiceleste: "Prandelli ha un codice etico? Io ho quello estetico".

Sezione: La Rubrica / Data: Mer 21 maggio 2014 alle 00:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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