Risultato acquisito per l’Inter di Mazzarri, che si presenta a Verona quasi per un’amichevole, senza pressioni, con il quinto posto assicurato e un po’ di turnover. Gente come Andreolli, Milito, Kuzmanovic, Alvarez, Guarin e forse Botta potrà rivedere il campo, dopo mesi di panchine. Intanto il mercato si muove, in direzione Londra. Attaccante ed esterno servono, ma il reparto che rischia di ritrovarsi rivoluzionato è il centrocampo. Qui i punti di domanda non mancano, ma verranno sciolti a breve, con tante idee in entrata.

I sicuri di restare sono, infatti, pochi. Kovacic (anche se è quello più richiesto) ed Hernanes sono gli unici certi al 100% della permanenza, con Taider che dovrebbe restare alla corte di Mazzarri, nonostante una seconda parte di stagione in ombra. 
Da qui partono i rebus. Cambiasso è vicino a dire addio. Un incontro con la società c’è già stato, altri ce ne saranno, per definire il futuro in tempi brevi, anzi brevissimi. Non filtra però ottimismo, il Cuchu potrebbe non accettare un solo anno di contratto e dovrà valutare le altri ipotesi in mano al momento per decidere cosa fare l’anno prossimo. Uno spiraglio aperto c’è sempre, ma le strade, anche per lui, sembrano doversi dividere (dopo aver detto addio al capitano, Milito e Samuel).

Come l’argentino Alvarez e Guarin sono tra i sacrificabili, con offerte importanti, che ancora devono palesarsi. Ricky infatti non ha ancora rinnovato, ma tra i due è quello con più possibilità di restare. Il colombiano e il suo entourage vedranno l’Inter a breve per fare il punto. La sensazione è che il Guaro non possa accettare le continue panchine del finale di stagione (anche i nerazzurri, dopo i rinnovo, pensano di cederlo per fare cassa). Più marginali, ma comunque importanti a livello numerico i possibili addii di Kuz (occhio a Premier e Bundesliga) e Mudingayi, a fine contratto (piace al Palermo).

Ed ecco che, in caso di addii a catena, il parco mediani andrebbe rivisto e non poco, con almeno due colpi e dei rientri di giovani. Com’è la situazione al momento? L’Inter osserva, ma non chiude ancora. Presto si troverà a dover decidere su chi affondare il colpo. Niliton è bloccato, basta solo l’ok dei nerazzurri. Nessuna frenata, la palla è sempre stata in mano ai milanesi, che valutano la bontà della trattativa (considerando anche il passaporto da extracomunitario). Ci sono alternative valide, come Obi Mikel, il cui entourage è stato sondato e per cui si chiede il prestito. Lo stesso vale per Javi Garcia del City, con Behrami (piace a Mazzarri) e gli altri leggermente indietro, ma non tagliati fuori.

Chi dovrebbe rientrare, anche per le liste Uefa, è Krhin dal Bologna. Una stagione da protagonista in Emilia, nonostante la retrocessione, e la sensazione che sia il più pronto a vestire nerazzurro, anche se non dal primo minuto. Benassi è infatti diretto a Torino e Duncan ancora acerbo. Verrà valutato Obi, che però non convince del tutto a livello fisico.

Insomma caos a centrocampo per l’Inter del futuro, che riparte da due capisaldi come Kovacic e Hernanes, ma rischia di dire addio a Cambiasso, eroe del Triplete. Un giovane è pronto a rientrare e l’Inter vaglia più di un'ipotesi in mediana. La risposta del Cuchu è attesa a breve, poi arriverà l’assalto. Per sistemare la zona nevralgica del gioco.
 

Sezione: La Rubrica / Data: Ven 16 maggio 2014 alle 00:30
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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