Sono passati otto mesi del primo anno di Spalletti, ora mancano gli ultimi due che decideranno l'esito della sua prima stagione all'Inter. Dalle benauguranti vittorie di luglio con Chelsea e Bayern fino a Inter-Udinese di metà dicembre la squadra ha vissuto una cavalcata impensabile: cinque mesi di vittorie e solo quattro pareggi, neanche una sconfitta. Poi da quelle prime due volte del 16 e 23 dicembre (rigore sbagliato da Icardi con il Sassuolo) alla terza del 17 febbraio, a Genova (per la prima volta senza né Icardi né Perisic), due mesi di pareggi e una squadra prima stanca, poi sfortunata, infine smarrita, nella testa e nel gioco.
L'apice del periodo negativo, intervallato nella casella 'partite vinte' solo dalla magia di Karamoh con il Bologna, è arrivato proprio con Spal, Crotone e Genoa tra gennaio e febbraio, dopo che la prestazione contro la Roma aveva illuso. Infine le due capocciate di Skriniar e Ranocchia di un mese fa contro il Benevento hanno avuto l'effetto di un tappo che è saltato, quando ormai i fantasmi delle sei stagioni precedenti aleggiavano su un gruppo caduto nello sconforto e una tifoseria sfiduciata e quasi pronta a 'bruciare' inutilmente l'ennesimo allenatore.
Spalletti dal canto suo ha prima insistito sulle certezze trovate nei primi cinque mesi, poi ha raschiato il fondo del barile, andando al di là della conoscenza approfondita della sua rosa, provando in tutti i modi a scuotere il gruppo dal punto di vista psicologico, fino a provocare l'auspicata reazione. Parallelo al lavoro sulla testa, ha proseguito nella ricerca di nuove soluzioni, mettendo in discussione alcuni punti fermi e individuando cinque coppie per lo sprint finale:
Skriniar e Miranda: il leader inaspettato e l'esperto silenzioso. Oltre al nuovo arrivo Lisandro Lopez e a un ritrovato Ranocchia, i due titolari, una delle due coppie sopravvissute ai primi cinque mesi, sono stati protagonisti anche in queste ore delle vittorie di Slovacchia e Brasile. Quando arrivò Skriniar, si disse: "Ok, giovane promettente, ma quando arriva il titolare da mettere vicino a Miranda?". E invece oggi si pensa al dopo Miranda con serenità, perché la certezza l'Inter ce l'ha nel suo giovane difensore, appena premiato come il secondo giocatore slovacco, dietro Hamsik. I 21 gol subiti in 28 partite (l'anno scorso furono 49 alla fine, nell'anno del Triplete 34, dal 2010/11 al 2015/16 alla casella gol subiti si legge: 42, 55, 57, 39, 48, 38) indicano bene un ritrovato equilibrio di squadra, ma anche la consacrazione di un fuoriclasse attorno al quale costruire la difesa.
Cancelo e D'Ambrosio: un terzino che va, l'altro che resta a supporto dei centrali di difesa. Questo l'intento, ma non era facile smontare una coppia collaudata, come quella formata da D'Ambrosio e Candreva a destra, e soprattutto decidere di provare il terzino più bloccato, l'italiano, dalla parte di Perisic. Curiosamente l'ascesa del portoghese ha avuto inizio con il periodo negativo dell'Inter, ma è proseguita anche nell'ultimo mese. Dopo gli errori di Santon con Udinese e Roma, la timidezza di Dalbert (attenzione a un suo ripescaggio per la diffida di D'Ambrosio in vista del derby), la scelta di cedere Nagatomo a gennaio, Spalletti ha infatti provato a dirottare Cancelo a sinistra, proprio perché Candreva è più abituato alla fase difensiva rispetto a Perisic e poteva trasformarsi in un tappo per le avanzate del portoghese. Ma alla fine, cercando nuovi equilibri tra il croato e D'Ambrosio, e chiedendo a Candreva di accentrarsi quando è Cancelo ad andare al cross, Spalletti ha varato la coppia di esterni che regala all'Inter nuovi schemi d'attacco, qualità e più imprevedibilità, racchiuse nelle caratteristiche di un acquisto di agosto, diventato effettivo in questo girone di ritorno.
Gagliardini e Brozovic: la grande novità di Inter-Napoli. Troppo presto per esultare, ma non può essere un caso aver rivisto il vero Gagliardini proprio con un compagno di reparto che quando vuole (questo resta un problema) può fare benissimo sia la fase difensiva, con grande corsa, che quella offensiva, con piedi e idee. Ovviamente questa terza coppia è da rivedere, da collaudare, ma l'inizio è stato davvero promettente e il croato sa che in questi due mesi si decide il suo futuro all'Inter, dopo che a gennaio è stato a un passo dal lasciarla. Assolutamente da non accantonare, come Spalletti ha già sottolineato, la coppia della prima parte, Borja Valero e Vecino, che torneranno utili; per esempio già con il Verona, per far arrivare senza scorie Brozovic e Rafinha alle due sfide ravvicinate con Milan e Torino.
Candreva e Perisic: la seconda coppia sopravvissuta ai due mesi di 'rimpasto'. A differenza di Skriniar e Miranda, questa coppia però nei due mesi negativi è rimasta in piedi soprattutto per ostinazione dell'allenatore e per mancanza di grandi alternative. Quelli che erano sulla carta i sostituti, Karamoh ed Eder, non sono mai stati considerati infatti titolari, ma solo carte da giocarsi a partita in corso. E se lo stesso Icardi ha ringraziato più di tutti Candreva e Perisic per gli assist dalle fasce, sono stati proprio i due esterni ad avere il calo maggiore da dicembre a febbraio. Perisic addirittura irriconoscibile, Candreva che ha giocato a volte anche in posizioni diverse, ma che evidentemente sente anche il peso del primo gol che non arriva. Dopo la grande prestazione contro la Sampdoria, nelle ultime dieci partite sarà fondamentale ritrovarli in forma, con Candreva che dovrà svariare anche per vie centrali e Perisic a cui verranno chiesti quei recuperi per cui si era distinto nella prima parte di stagione.
Rafinha e Icardi: la coppia ritrovata. Dalla cantera del Barcellona ad Appiano Gentile, si sono ritrovati quasi sette anni dopo. Nato il 12 febbraio 1993 il brasiliano, una settimana dopo l'argentino, già dai 15 ai 18 anni avevano condiviso l'esperienza del settore giovanile blaugrana. Alla continua ricerca dell'uomo che accompagnasse per vie centrali l'azione offensiva, per dare un'alternativa agli assist di Candreva e Perisic, Spalletti si è trovato a gennaio un giocatore diverso da quelli in rosa: grande dribbling, tecnica, ma anche la problematica del recupero dal lungo stop. Allora prima mezz'ora, poi un'ora e a Genova ottanta minuti. La 'scommessa' Rafinha si può ancora vincere, ma anche per lui saranno fondamentali le ultime dieci partite e tornare ad allenarsi con continuità a ritmi sostenuti. Intanto l'Inter ha un giocatore che, per dirla alla Spalletti, in quella posizione da trequartista si sente più comodo di chiunque altro. E l'intesa con Icardi sta crescendo a vista d'occhio, dopo lo stop forzato del capitano nel mese di febbraio. I due poi non sono stati convocati in Nazionale e hanno potuto lavorare ad Appiano anche in questi giorni. Starà ora all'allenatore capire se Rafinha andrà risparmiato con il Verona, per alzare poi l'asticella del minutaggio e fargli giocare due partite in quattro giorni con Milan e Torino il 4 e l'8 aprile. Sicuramente con Rafinha (oltre a Cancelo) la personalità della squadra è cresciuta, così come la qualità nel palleggio, caratteristiche di cui anche la prima Inter vincente non abbondava. God save Rafinha!
Queste le cinque coppie (più una come alternativa) da cui ripartire. Ma senza voler approfondire ora il discorso 'Inter virtuale', che tanto appassiona i tifosi e indispettisce Spalletti, questa sosta del campionato ha certificato il sicuro arrivo in nerazzurro di un attaccante che potrebbe formare con Icardi la coppia del futuro: Lautaro (con l'accento sulla seconda 'a', mi raccomando!) Martinez, già convocato da Sampaoli nell'Argentina, priva proprio di Icardi e Dybala, per clamorosa scelta tecnica. E allora via alle ipotesi: seconda punta alle spalle del capitano senza intaccare la base del 4-2-3-1? Attaccante esterno che parte da destra, passando a un 4-3-3? Addirittura rinuncia alle ali per un ritorno al rombo con Rafinha dietro Icardi e Martinez? Non dimenticando che le qualità del prossimo acquisto sono sotto gli occhi di tutti quelli che stanno facendo le ore piccole per seguire il Racing, non bisognerà nemmeno caricare di aspettative il classe 1997. Lo manda Milito, una garanzia in fatto di attaccanti. E anche Zanetti ha fatto la sua parte in quanto a persuasione, come ammesso da 'El Toro'. Non un soprannome casuale quello di Lautaro Martinez, abituato a giocare con una prima punta vicino, perché oltre che tecnica, ha quel carattere indispensabile per superare le naturali difficoltà che si presenteranno in Europa e in Serie A.
Intanto sono iniziate le grandi manovre per il rinnovo di contratto di Icardi, che non vuol dire permanenza certa al 100%, ma questa è un'altra storia. Fondamentale ora per l'Inter e gli interisti poter guardare nuovamente al presente con fiducia, grazie al lavoro dello staff tecnico e a quelle cinque coppie che devono confermare i progressi visti con Napoli e Sampdoria. Se poi si vuol concedere ancora per qualche giorno di sosta spazio ai sogni, dopo la ritrovata solidità difensiva, c'è all'orizzonte quella che nel calcio fa sognare più di tutto, una coppia d'attacco che può regalare tanti gol: Mauro Icardi, 100 reti con la maglia dell'Inter, e Lautaro Martinez, la nuova promessa del calcio argentino: la coppia delle coppie!
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 23:32 Diamanti: "Barella è sottovalutato nei giudizi all'estero, ma è un ottimo giocatore"
- 23:26 Il Borussia Dortmund batte il Psg e vola al Mondiale per Club: la Germania avrà 5 squadre in Champions
- 23:18 Bazzani: "Tolta l'Inter che ha fatto campionato a sé, il Bologna è la realtà più bella"
- 23:03 Borghi esalta Lautaro: "Leadership clamorosa e partecipazione collettiva, con Thuram forma una coppia ideale"
- 22:58 UCL - Intensità e tanti gol falliti, il primo round della semifinale è del Borussia Dortmund: 1-0 al PSG
- 22:49 Salary Cap, la Premier League si muove per cercare soluzioni alle norme FIFA. Ma c'è chi si oppone
- 22:35 Marcolin: "Conte al Napoli proverebbe a fare il percorso analogo a quello dell'Inter"
- 22:21 Leekens (ex all. Bruges): "Buchanan ha grande velocità, può far comodo ad Inzaghi e fare diversi gol all'anno"
- 22:07 Petruzzi elogia il pregiato cammino dell'Inter: "Serenità e intensità, come una squadra di Premier"
- 21:53 Braglia: "L'Inter insegna che lo staff tecnico deve conoscere la storia del club"
- 21:39 Sacchi ribadisce: "Quest'anno solo l'Inter ha fatto meglio del Milan in Serie A"
- 21:24 Taarabt torna sul suo passato milanista: "Inzaghi non mi voleva, poi si è vista la sua carriera da allenatore. Suo fratello molto bene"
- 21:10 Il bel messaggio di Lautaro per Ferrieri Caputi e le assistenti: "Brave! Godetevi questo momento"
- 20:55 Il Parma conquista la Serie A. Thuram omaggia la promozione dell'ex club del padre con un tuffo nel passato
- 20:41 Il Parma torna in A, l'Inter si congratula: "Bentornati ragazzi, vi aspettiamo la prossima stagione"
- 20:27 Thuram, ecco finalmente l'autografo al tifoso con la maglia di Lukaku modificata
- 20:13 Basta un pareggio al Parma per tornare in Serie A dopo tre stagioni: terza promozione per Pecchia
- 19:59 Zanetti: "Inzaghi si è subito innamorato della famiglia Inter. La sua umiltà e tranquillità sono fondamentali"
- 19:44 Primavera 1, sabato la sfida tra Inter e Verona: dirigerà l'incontro Gavini di Aprilia
- 19:30 Bastoni: "Scudetto voluto dopo gli errori del passato. Vogliamo vincere ancora. Lautaro, Thuram e Inzaghi..."
- 19:15 Calhanoglu, operazione fashion stylist sui social: “Vestiamo insieme i miei compagni di squadra". E Dimarco replica
- 19:00 Lautaro afono, Barella e Frattesi su di giri, Bastoni sorridente: il ritorno al lavoro dell'Inter dopo la festa
- 18:45 Inter Women, Guarino: "Pareggio strettissimo, gara dominata. A tratti anche sporca"
- 18:30 videoLa playlist del ventesimo Scudetto si allunga: il rapper Surfa lancia 'Doppia Stella'
- 18:19 Bastoni: "All'Inter a vita, sento di poterlo dire. Voglio ripagare tutto l'affetto dei tifosi"
- 18:15 Inter, la festa continua anche in Cina. Diversi tifosi al Suning Pro di Changsha per celebrare la seconda stella
- 18:00 Di Biagio: "Il City mi chiese di Barella e gli dissi di prenderlo subito. Poi ha fatto un altro percorso, meglio per l'Inter"
- 17:45 AEK Atene, Almeyda perde la testa dopo il ko contro il Paok e aggredisce un addetto alla sicurezza
- 17:30 L'Inter posta una foto della ThuLa, parte il siparietto tra il "fresco di zona" e "il capocannoniere dalle bombe a mano"
- 17:15 Di Livio: "Barella miglior centrocampista d'Europa, Frattesi vuole arrivare a quel livello. Vergogna Cuadrado"
- 17:00 CF - La Serie A continua a bruciare cassa: pesante passivo per la Juve, Inter a -89 milioni
- 16:45 A San Siro c'è anche il rito del panino: oltre 20mila quelli mangiati. I tifosi lo condividerebbero con Zanetti
- 16:32 TMW - L'Inter torna al lavoro. Dimarco ancora a parte, assente il febbricitante Sommer
- 16:17 Niente posticipo di Atalanta-Roma, De Rossi: "Scelte strane, una gara si giocherà a fine campionato"
- 16:03 Zielisnki ancora fuori dai giochi. Il prossimo centrocampista dell'Inter resta alle prese con le terapie
- 15:50 Repubblica - L'Inter rimane su Zirkzee, ma serve una cessione pesante: Thuram il principale indiziato
- 15:34 Damiani: "Thuram non mi ha stupito, anche se non immaginavo segnasse tanto"
- 15:20 Lady Inzaghi festeggia la seconda stella citando 'Ho fatto un sogno': "Parla di noi"
- 15:05 Berni: "All'Inter chi veniva espulso per sciocchezze pagava pegno. Lautaro portò un pullman di televisori"
- 14:52 Perugia campione d'Italia di pallavolo prova a emulare il dirigibile dell'Inter: "Ma il budget..."
- 14:38 Inter Women beffata in casa al 96esimo: Boquete gela le nerazzurre, la Fiorentina strappa il 2-2
- 14:23 Lamouchi: "Marotta ha fatto benissimo a tenere Inzaghi. Avrei puntato anche sull'Inter campione d'Europa"
- 14:09 GdS - Inzaghi-Ripert, un rapporto da... Scudetto. Con una promessa: "Ne festeggeremo uno insieme"
- 13:55 TvBlog - Adani pronto a passare a DAZN. Stramaccioni in RAI per gli Europei
- 13:40 Tedesco, ct Belgio: "Lukaku protagonista da subito a Roma dopo un'estate complicata"
- 13:26 Serata speciale per Lautaro: domenica il capitano nerazzurro sarà a 'Che Tempo Che Fa'
- 13:11 Season Ranking, la Germania avanti a piccoli passi verso il secondo posto finale: la situazione
- 12:57 Corsera - Inter, quale obiettivo per l'anno prossimo? C'è una sensazione
- 12:42 GdS - La nuova maglia dell'Inter con le due stelle esordirà soltanto il prossimo luglio: ecco perché
- 12:28 Inter Women in campo contro la Fiorentina per la Poule Scudetto: le formazioni ufficiali
- 12:14 Offerta da 30 mln da club arabi, Sensi dice sì a... 'Le Iene': "Per chi ci va contano i soldi"
- 12:00 CdS - Mkhitaryan pilastro dell'Inter: Inzaghi si gode la seconda giovinezza dell'armeno
- 11:45 La Repubblica - Proroga Rozzano, l'Inter prende tempo: a giugno la scelta sullo stadio
- 11:30 GdS - Rinnovi Inter, se ne parlerà da metà maggio. Una priorità su tutte
- 11:16 GdS - Baccin, arriva la firma: l'Inter conferma la sua squadra mercato
- 11:02 Il Sole 24 Ore - Zhang, c'è una nuova data per il rifinanziamento. Controfferta da parte di Oaktree
- 10:48 CdS - Il mondo Inter ruota attorno a Inzaghi. Il prossimo passo è l'Europa
- 10:34 TS - Inter femminile oggi all'Arena: chance per riaprire la corsa Champions
- 10:20 TS - Milan, sale la tensione: possibile protesta col Genoa. Dopo la festa Inter...
- 10:06 TS - Gudmundsson, Juve davanti all'Inter. Ai nerazzurri servirebbero formule fantasiose, ma...
- 09:52 TS - Inzaghi, stavolta sarà turnover: ecco chi ha chance di giocare dal 1' col Sassuolo
- 09:38 GdS - Zirkzee, niente Inter: i nerazzurri si defilano, è duello Milan-Juve
- 09:19 CdS - Oggi si torna ad Appiano Gentile: inevitabili rotazioni contro il Sassuolo
- 09:00 TS - Inter, operazione Bento già quasi finanziata: quattro addii tra chi rientra alla base
- 08:40 GdS - Nuovo stadio Inter, l'idea Rozzano resiste: rinnovata l'opzione fino al gennaio 2025
- 08:20 GdS - L'Inter tra le big anche in Europa: prima fascia ai sorteggi di Champions e più incassi
- 08:00 GdS - Inter, è una stella d'oro. Dal marketing al valore dei giocatori: un fiume di denaro che sgorga
- 01:04 Prima CdS - Delirio Mondiale per Club. Sarà caos contratti e bilanci, FIFA e UEFA cadono dalle nuvole
- 00:50 Prima TS - Motta può essere il dopo Allegri. Il Genoa apre l'asta per Gudmundsson
- 00:00 Qualcuno si è perso qualcosa