Il 28 aprile 2024 è una data che resterà per sempre impressa nella storia dell’Inter. La squadra campione d’Italia, dopo aver battuto 2-0 il Torino a San Siro e scritto ulteriori record, ha sfilato per le strade di Milano per festeggiare lo Scudetto e la conquista della seconda stella Una città colorata di nerazzurro, una città invasa da un’onda nerazzurra che ha scortato da San Siro al Duomo i due bus tra cori, fumogeni e striscioni di ogni tipo.

Raccontare l’Inter a chi non sa cosa è l’Inter è praticamente impossibile. Le immagini di Milano bloccata per un’intera giornata parlano da sole. In tanti non hanno voluto perdere l’appuntamento con la storia. Nemmeno io. Per la prima volta sono stato in tribuna stampa a San Siro. Poi ho preso parte alla grande festa con emozione e commozione.

Abbiamo aspettato a lungo questo giorno. Il Covid ci ha tolto la possibilità qualche anno fa di festeggiare come si deve il 19esimo scudetto. Ci siamo rifatti in grande stile. Perché ci sono giorni in cui essere interista è difficile, altri come questo in cui bisogna semplicemente esserne orgogliosi. I sorrisi di Barella, Dimarco, Lautaro, i saltelli di Inzaghi, i siparietti di Dumfries e Thuram. 

Siamo l’Inter. Siamo i Campioni d’Italia. Siamo un popolo meraviglioso. Torno a casa, sul treno, consapevole di aver fatto un sogno che sembrava vero. Ne vogliamo di più come cantano Madame, Tananai e Rose Villain? Assolutamente, ma non è il momento di pensarci. Ora è solo il tempo di festeggiare. Godetevi ogni secondo e istante, vivetelo come se fosse l'ultimo perché solo tra qualche anno ci renderemo conto tutti di quello che questi ragazzi hanno fatto. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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