Dumfries che chiude il cerchio (personale) con Theo Hernandez è l'ultimo appiglio per chi ha ormai finito gli argomenti. "Festa rovinata". E francamente mi viene da ridere.

L'Inter ha stradominato il campionato, ridicolizzando ogni velleità di rimonta delle rivali che, invece, cammin facendo, si sono sciolte come neve al sole. In barba a proclami e a tabelle. Fino a un certo punto, la scena se l'è presa Allegri che ha provato a sparigliare le carte con il suo dubbio senso dell'umorismo. Ma poi il tecnico toscano si è dovuto arrendere dinanzi all'evidenza: era la sua Juve il cavallo bisognoso del paraocchi.

Il clima in questi mesi è stato avvelenato ciclicamente: dalla Marotta League ai debiti, dagli esposti ai vari "casi" (il caso calendario dispettoso, il caso Bastoni, il caso Barella, il caso Acerbi...). In ultimo, un evergreen: che fine ha fatto Steven Zhang? Ai limiti del morboso.

Nulla ha fermato l'avanzata dei nerazzurri, dritti alla meta scrollandosi di dosso invettive e maldicenze. Qualcuno ha gioito per il pareggio interno con il Cagliari che ha messo in salvo il record di punti della Juve di Conte. E oggi l'argomento del giorno è il caso Dumfries. Festa rovinata?

Ma avete visto la marea interista a Milano? Vi siete resi conto della gioia, del sentimento, della soddisfazione, dell'appagamento? "Festa rovinata". Sì, però la vostra.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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