Nelle scorse ore l'agente Roberto Calanda ha attaccato sui social una ricostruzione della Gazzetta dello Sport scrivendo che Juan Jesus, suo assistito, era senza avvocato all'audiozione con la Procura della FIGC perché "Essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Non ci siamo dimenticati dell’avvocato: abbiamo seguito le regole. Basta conoscerle".

Uno scenario smentito dall'avvocato esperto di diritto sportivo, Eduardo Chiacchio: "A Juan Jesus non ha giovato il fatto di essersi presentato dal Procuratore Federale senza un avvocato - il pensiero espresso sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli -. Le parole dell’agente di Juan Jesus? Il Dott. Calenda sarà un ottimo agente, ma non è ben informato. Ieri sono stato a Catanzaro e tre dirigenti del Catanzaro sono stati interrogati e in giustizia sportiva anche la persona informata sui fatti può essere assistita da un avvocato ed io c’ero".

Il legale poi aggiunge: "Ho assistito centinaia di soggetti convocati come persone informate e l’Ufficio non mi ha mai detto che non potevo esserci anche io come avvocato. Qualche compagno di squadra di Juan Jesus era nelle vicinanze ed io lo avrei indicato come test. Non è vero che la parte offesa non possa avere un avvocato presente all’audizione, questo vale nella giustizia sportiva. Ho qualche dubbio che si possa riaprire il processo".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 18:48 / Fonte: TMW
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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