Fabio Cannavaro si racconta in una lunga intervista a Radio Serie A nella quale non risparmia una critica ai suoi "colleghi" difensori di oggi. "Guardo Lukaku e vedo tutti i difensori che cercano lo scontro, il contatto fisico provando a spostarlo, mai nessuno che scappi cercando di togliergli l’appoggio. Oggi i centrali giocano poco di testa e ancora meno col compagno al loro fianco. Io sapevo che potevo andare in anticipo perché poi c’erano i miei compagni, vedo che adesso succede poco. Poi ci sono attaccanti come Osimhen, difficile da marcare; Lautaro, che in area sa quando deve attaccare il primo palo o sfilare dal difensore: ci sono attaccanti che mi avrebbero messo in difficoltà".

Si parla anche del periodo in nerazzurro, che Cannavaro non rinnega. "Io sono stato bene ovunque. Anche all’Inter sono stato da Dio, vivevo in centro a Milano, mia moglie ed io eravamo contenti. Non c’è una squadra in cui sono stato meglio. Ho visto le diverse caratteristiche delle società che mi hanno permesso negli anni di crescere a livello personale: quando arrivi in certi club capisci che contano due cose più di tutto, cioè il lavoro e la voglia di voler arrivare all’obiettivo. Quando arrivi a Madrid e vedi tutti quei trofei capisci subito che non si può sbagliare. Juventus? All’epoca la società si rese conto che avrebbe dovuto vendere dei calciatori, mi dissero che stavano parlando con il Real Madrid: mi stavano dicendo che dovevo andare. Io in due anni a Torino ero considerato a livello di Buffon e Del Piero, perché venivo dall’Inter e sul campo avevo avuto prestazioni importanti. Sono stato bene, con giocatori straordinari e due campionati annullati, ma avevamo una grandissima squadra".

Sezione: News / Data: Gio 18 aprile 2024 alle 11:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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