A molti basta leggere MI9. No, non è l'ennesimo capitolo della saga con Tom Cruise ma l'acronimo del pezzo più pregiato della rosa nerazzurra. Più di una volta per l'argentino sono state respinte le sirene che avrebbero potuto apportare quel surplus economico da reinvestire regalando a Mazzarri magari non una, ma ben altre due pedine per l'attacco. Questione di qualità e non quantità, questo lo slogan che ha fatto sì che l'idillio in nerazzurro potesse continuare. Mauro, il ragazzo cresciuto nelle Isole Canarie che a soli 14 anni ha fatto innamorare il Barça, con l'etichetta del top player già stampata ai tempi in cui trascinava le giovanili blaugrana a suon di gol.

Tre campionati giovanili, una Copa de Cataluña e il Mundialito de Clubes nel curriculum recapitato alla Samp. Dopo il debutto in B con la maglia dei blucerchiati e una sola stagione in Serie A Icardi fa capire di essere più che pronto per il grande palcoscenico. San Siro lo stava aspettando. All'Inter MI si conferma nonostante i problemi protratti di pubalgia: 9 appunto, come il numero di maglia dei bomber e le firme alla sua prima stagione in nerazzurro. Per Thohir diventa un intoccabile, per Mazzarri un tassello irrinunciabile nel suo reparto offensivo, e i tifosi già lo adorano dal destro che ha bucato la Juve e quelle orecchie sotto la Nord. Nella nuova Inter Maurito è il perno attorno a cui ruotano gli schemi d'attacco.

In estate porte chiuse quindi a chi come l'Atletico ci avrebbe fatto più di un pensierino. L'Inter non lascia ma raddoppia con Osvaldo, partner e all'occorrenza sostituto in grado di far rifiatare il compagno. Ma l'idea di base innesca i primi mugugni già alla chiusura del mercato: basteranno i tre attaccanti per far fronte a campionato, Coppa Italia e Europa League? Rischio calcolato secondo Ausilio, ma con Palacio ai box e Osvaldo non al top Mazzarri lancia l'unico centravanti rimasto nello 0-0 col Torino e lamenta a fine match i guai fisici degli altri due. La risposta la dà indirettamente il tecnico: per disputare al meglio l''anno zero' dell'Inter e ripartire puntando subito al piazzamento in Champions League serviva altro.

La sosta delle Nazionali arriva in un momento cruciale per l'Inter, Mazzarri e lo stesso Icardi, che dopo un inizio di stagione spumeggiante colmato dalla sua prima tripletta da professionista rifilata al Sassuolo si è inceppato così come l'intero meccanismo. Una sosta che priva il tecnico di Osvaldo ma che consente a Maurito di ricaricare le batterie ad Appiano insieme al resto dei compagni rimasti alla base. Da qui riparte il cammino di MI9, il goleador eletto da Thohir e indispensabile per WM. Inter-Napoli è sfida già fondamentale per gli obiettivi dei nerazzurri e forse anche il prosieguo dell'allenatore. Toccherà a Icardi armarsi anche per questa missione e dimostrare che le scelte fatte in estate non sono state errate. Il destino ora passa dai suoi gol.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 ottobre 2014 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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