“In Italia manca la cultura della sconfitta”. Non sono parole mie, ma di Beppe Marotta, che in tempi non sospetti, aveva scoperchiato il vaso di pandora. Ed è vero, purtroppo. In questa stagione infatti l’Inter – come l’anno scorso del resto il Napoli– è stata quella squadra capace di dominare letteralmente il campionato. Vincere quasi tutte le partite (26 su 31 è qualcosa di pazzesco), mostrare un calcio spettacolare e da applausi. All’estero esaltano Inzaghi e i giocatori del club di Viale della Liberazione. Con Lautaro e compagni che raggiungeranno l’obiettivo della seconda stella nel modo più bello e entusiasmante possibile. Anziché però complimentarsi per un’impresa che per forza passerà alla storia, i detrattori sputano praticamente sempre veleno contro i nerazzurri.

A inizio campionato era il calendario (peccato che se sommavi i punti ottenuti dalle rivali dell’attuale capolista, rispetto a quelli di chi seguiva, emergeva matematicamente come i primi competitori dei nerazzurri fossero quantomeno più in forma e quindi più pericolosi, nel dato momento). Poi si è parlato di fortuna e di pericolo di uscire dai gironi di Champions. Successivamente tutto è stato racchiuso nel termine Marotta League. E fa niente se il Milan ha segnato un gol viziato da chiaro fallo di mano di Pulisic col Genoa o che nell’ultima partita il Var abbia letteralmente sbugiardato la decisione arbitrale su Krstovic senza però intervenire perché: “Ci mancherebbe”. E che dire del penalty fischiato a Sommer per aver preso la palla con la mano? O del clamoroso abbaglio preso da Di Bello in Juventus-Bologna, con i felsinei oggettivamente sfavoriti dall’arbitro e dai suoi assistenti? Certo che in alcune situazioni l’Inter ha goduto di decisioni sbagliate. Sarebbe sbagliato sostenere il contrario. Ma racchiudere un’annata letteralmente dominata solo basandoci su tale tema resta fazioso e da incompetenti.

I nerazzurri vinceranno il loro ventesimo scudetto perché lo meritano. Come è successo al Napoli di Spalletti. Al Milan degli olandesi. Alla Juventus di Conte. Basta guardarle le partite per capire come certe polemiche sono proprio – passatemi il termine – delle stronzate. Quindi quando arriverà lo Scudetto, festeggiate e godetevi il meritatissimo momento.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 12 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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