Per i milanesi il 7 dicembre sancisce l'inizio ufficiale del periodo natalizio. La prima della Scala e l'accensione delle luci dell'albero in piazza del Duomo aprono la corsa ai regali. Io, da buon milanese, e interista, ho già fatto il mio albero e ho già scritto la mia letterina Babbo Natale e ho pensato di condividerla con voi.


Caro Babbo Natale, quest'anno sarà diverso. La crisi ci impone di non chiederti troppi regali, per questo io non li chiedo direttamente a te ma a Massimo Moratti, Marco Branca e Piero Ausilio, però sono sicuro che riuscirai a fargli avere i miei desideri. Uno di questi è ovviamente la scalata della classifica. Non chiedo lo Scudetto o un piazzamento in Champions League, l'importante è risalirla poi vedremo, come dice Claudio Ranieri. Secondo me, caro Babbo, il mister è stato bravo quest'anno, quindi si merita dei regali, non del carbone. Il tecnico romano ha fatto il possibile con ciò che aveva e, quando ha commesso qualche errore, ha avuto il coraggio di ammetterlo davanti a tutti. Che regali gli farai? Si, hai ragione, non dovrei chiederlo a te, a meno che tu abbia messo le sciarpe nerazzurre alle renne, però io ci provo.

Un paio di centrocampisti ci tornerebbero utili, soprattutto per far riposare i senatori. Qualche tifoso ha voluto già ringraziarli, con uno striscione molto eloquente, però qualcosa possono ancora dare. Anche se dall'anno prossimo sarà fondamentale ripartire con innesti importanti. Da qua alla sessione estiva di mercato, la lista dei desideri aumenterà sicuramente. Se accontenti le richieste mie, e di Ranieri, possiamo provare, passo dopo passo, a (ri)costruire un progetto.

Caro Babbo Moratti, quest'anno ti toccherà il doppio turno: regali a gennaio e poi a giugno, io ti prometto che noi tifosi faremo i bravi, perché di carbone ne abbiamo mangiato fin troppo. Stasera noi abbiamo coccolato la squadra come ci ha chiesto Ranieri, adesso ci prometti che tu coccolerai noi?

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 dicembre 2011 alle 00:01
Autore: Alberto Santi
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