Intervistato da Tuttosport, Beppe Iachini parla così di Radja Nainggolan, lui che alla guida del Piacenza lo lanciò tra i professionisti il 28 maggio 2006 nella partita di Serie B tra gli emiliani e l’Arezzo: "Faceva già intravedere ottime qualità. Giocava da trequartista nel 4-2-3-1 della Primavera del Piacenza. Curiosamente la stessa posizione che andrà a occupare nell'Inter. Lo osservavo nelle partitelle con le formazioni del vivaio durante la settimana già nella stagione precedente a quella del debutto in prima squadra. Io lo utilizzavo da interno oppure da centrale in mezzo al campo perché giocavo con il 4-3-3. Faceva presagire una carriera importante. E decisi di lanciarlo".

Cosa la colpì in particolare?
"Lasciava intravedere tecnica, personalità, gran piede e tiro. Aveva un notevole senso dell’inserimento. Mi piacevano le sue “imbucate”. Aveva personalità, non aveva timore, era sfrontato". 

Si riferisce al suo carattere che ogni tanto, negli anni successivi, lo ha portato a qualche uscita sopra le righe?
"No, anzi. Era piuttosto chiuso. Parlava poco. E’ estroso, ma è un ragazzo molto buono".

Nainggolan è un grande colpo per l’Inter?
"Direi proprio di sì. E’ un grande giocatore: ha qualità e personalità. E conosce bene Spalletti. E’ un vantaggio importante. Radja sa già cosa l’allenatore vuole da lui a livello di movimenti". 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 25 giugno 2018 alle 12:44
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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