Il Napoli ha confermato, almeno in parte, il suo magic-moment. Eppure l'Inter, sia in 11 che in 10 uomini, non ha demeritato. "Mancini ha cercato di sfruttare a proprio favore le mosse offensive di Sarri. Con le mezzali azzurre impegnate nella costruzione dell’attacco, il Mancio ha preparato una partita fatta di lampi costruiti sugli esterni - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Il tecnico dell’Inter ha infatti tenuto larghi Perisic e Ljajic e soprattutto Perisic e Brozovic (poi Biabiany) una volta rimasto in dieci uomini. In questo modo ha cercato di sfruttare l’uno contro uno nei confronti dei terzini avversari (21 i dribbling tentati dal duo croato più quelli di Ljajic), con Perisic che ha prodotto ben 5 cross. Peccato che l’obiettivo migliore, Icardi, abbia sbagliato gara: 45 minuti, appena 13 tocchi, 6 passaggi giusti e 5 sbagliati. La parte migliore della serata nerazzurra è però da leggere nella capacità di costringere il Napoli vicino alla sua area di rigore. Di solito la squadra di Sarri riesce a difendere molto lontana da Reina, con pressing e retroguardia alta. Attaccando con molto uomini e soprattutto manovrando con Ljajic - autentico regista offensivo nel secondo tempo (71 tocchi, terzo più coinvolto tra i suoi) - l’Inter è riuscita a tratti ad annullare il dispositivo alto del Napoli. E se costretto a rannicchiarsi a protezione dei sedici metri, senza poter sfruttare l’anticipo o lo scatto dei suoi difensori, anche il Napoli ha evidenziato qualche problemino di tenuta. Incassando il gol che ha concluso l’imbattibilità di Reina e rischiando tantissimo con i due pali finali". 

Sezione: News / Data: Mar 01 dicembre 2015 alle 15:52 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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