Luigi Garlando, collega della Gazzetta dello Sport, ha anlizzato oggi il momento d'oro del calcio milanese. Ecco, in particolare, la disamina sull'Inter. "Sette gol al Sassuolo l’Inter li ha segnati anche un anno fa, ieri ha affrontato un avversario di burro. Fa testo la goleada? Sì che fa testo, molto più di quella di un anno fa perché è un’altra Inter e, forse, un altro Mazzarri. Guardate dove sono nati i gol. A parte la sgommata di Dodò per il primo di Osvaldo, sono sgorgati tutti dal centro e rasoterra: imbucate o sponde. Un’anomalia per il copione classico di Mazzarri che prevede body-guard in mezzo al campo (Gargano, M’Vila, Medel...) e galoppatori di fascia. Ma, contro difese chiuse, usare solo la catapulta esterna è un limite. La scorsa stagione Jonathan e Nagatomo si scambiavano spesso la palla da una fascia all’altra, come a tamburello, e infatti l’Inter ha pareggiato 15 volte. Ieri in mediana c’era un solo body-guard (Medel), affiancato da due ingegneri. Detto con rispetto, meglio che la costruzione passi da piedi di gente tipo Kovacic piuttosto che poggi tutta sui terzini. E poi ieri in attacco c’erano due punte e non una come a Torino una settimana fa. Così, con un centrocampo di qualità e Icardi non più isolato, è un altro mondo. Mazzarri si altera se viene considerato il contropiedista che è sempre stato. Ma pare che, piano piano, si stia arrendendo alla grande potenzialità della squadra che ha in mano. Fermi gli equilibri difensivi che sono la sua specialità, sta aggiungendo un coraggio nuovo, che una piazza come Milano pretende per costituzione. Come per l’inglese di Thohir, WM si sta abituando a una nuova lingua tecnico-tattica. Se la personalità dell’allenatore crescerà davvero in questo senso, dopo i fischi e le critiche, crescerà anche la sua Inter e i giovani Kovacic e Icardi, che un anno fa faticavano a trovare fiducia, diventeranno la bandiera di un ciclo ambizioso. Pochi vantano un arsenale atletico e tecnico come l’Inter: un posto tra le primi tre è obiettivo logico e minimo".

 

Sezione: News / Data: Mar 16 settembre 2014 alle 05:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print