In una lunga intervista concessa a La RepubblicaZbigniew Boniek ha parlato delle possibili novità in materia di Fair play finanziario: "Nell’esecutivo non se ne parla ancora - ha ammesso il membro del comitato europeo e presidente della Federcalcio polacca -. Le regole esistenti sono già precise. Ma se un presidente fa tutto secondo diritto, non evade le tasse e ha molti soldi da spendere come fai a limitarlo? È difficile dire a qualcuno: 'puoi essere ricco ma non puoi comprarti un rolex'".

Boniek, che ha come idea quella di limitare il periodo di mercato chiudendolo a metà luglio e imponendo poi ai vari club di pescare i giovani dal vivaio in caso di infortuni, ha poi rilanciato il problema alle società: “Tutti i club chiedono perché l’Uefa non faccia nulla, io invece mi chiedo perché non siano proprio le società a muoversi, ad avanzare delle proposte concrete. Esiste l’associazione dei club, l’Eca, e quella delle leghe, la Epfl, che ha chiesto un posto nell’esecutivo e dovrebbe ottenerlo presto. Ma questo servirà solo a essere politicamente più forti. L’unica cosa importante è evitare che le società accumulino debiti - precisa il polacco -, ma se sei in grado di aumentare il fatturato, perché non dovresti spendere quei soldi come preferisci? Ma di una cosa sono sicuro: qualsiasi limite al livello regolamentare fa sì che ridurre il gap sia più difficile. Il Legia Varsavia fattura 20 milioni e il Real Madrid 500: per il Real è facilissimo aumentare il fatturato fino a 550 o 600, lo vediamo ogni anno. Mentre per il Legia è difficile anche solo portarlo a 21. Così è stato finora con il fair play finanziario: da quando è stato istituito, ha danneggiato solo le piccole".

Sezione: News / Data: Mer 26 luglio 2017 alle 17:41
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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