"Il primo tempo dovevamo chiuderlo con un vantaggio superiore, abbiamo giocato i migliori primi 45 minuti di quest'anno, anche sul piano tecnico dove pensavamo di avere un handicap rispetto all'Inter. Il gruppo sin dal ritiro mi ha sempre seguito e ha lavorato bene. Poi ci sono allenamenti e partite per crescere e credo che abbiamo imboccato la strada giusta". Così Gian Piero Gasperini a Premium Sport dopo la vittoria per 2-1 contro la squadra di De Boer. "Conti? Abbiamo tanti giovani importanti che sono già nel giro dell'Under 21. Questo è un po' l'obiettivo dell'Atalanta da sempre. Sono d'aiuto anche gli altri giocatori, oggi è stato il turno di Pinilla e domenica scorsa di Stendardo".

Poi un raffronto fra la sua esperienza a San Siro e quella di De Boer: "Sono due storie completamente diverse. Non so quante partite ha fatto De Boer, io tre e una di coppa in dieci giorni e la mia storia è finita lì, anzi si può dire che non è neppure cominciata. È roba comunque di cinque anni fa, nei miei confronti c'era stata una critica molto forte con un rifiuto della difesa a tre. Nel frattempo la Juve ha vinto cinque campionati di fila e forse vincerà anche il sesto con questo sistema. A Milano ho trovato un ambiente molto fermo sulle sue idee. Io ero in questa situazione un mese fa e so cosa vuol dire. De Boer per me è sempre stato un idolo già da giocatore, ha rappresentato la scuola olandese e mi auguro che possa superare questo momento".

Chiusura sull'espulsione decretata da Doveri: "La mia reazione è stata un po' eccessiva e dovuta anche al gol subito, ma era una conseguenza di tre-quattro episodi, soprattutto l'ammonizione che mi è sembrata pesante. In quel momento stavamo stradominando e il fatto di ritrovarci in pareggio mi è sembrato un torto nei nostri confronti".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 23 ottobre 2016 alle 17:50
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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