Il fresco bi-campione d'Italia sulla panchina dell'Inter U19, Stefano Vecchi, è stato ospite degli studi di Sky assieme a Manuel Lombardoni e Federico Valietti per affrontare gli argomenti di più stretta attualità: "Abbiamo avuto la bravura di partecipare a tante finali, sia noi che la Fiorentina, significa che sono due società che lavorano bene e si confrontano. Per fortuna abbiamo sempre vinto noi e siamo molto contenti, è un'impresa vincere due volte di fila il campionato Primavera. Importante per me, per i ragazzi e per la società. Lavoriamo parecchio, la cosa importante è che i ragazzi abbiano imparato che lavorando molto i risultati vengono, insegnamento che porteranno con sé andando a giocare con altre società da grandi. Riplasmare una squadra nuova è complicato e stimolante, ogni stagione l'Inter mi mette a disposizione un organico diverso. Si propongono giocatori nuovi o quelli che l'anno precedente giocavano meno. Non è sempre facile trovare la quadratura del cerchio, ci sono stagioni in cui sei carente in certi ruoli e in eccesso in altri, è un po' un puzzle e io e il mio staff, con la società, siamo stati bravi a comporlo nel modo giusto. Rispetto a calciatori adulti le difficoltà sono sempre diverse, con loro devi avere attenzione a certi equilibri, nei ragazzi è più facile però ci sono altre criticità. Ci si inventa un po' di cose visto che si ha a che fare con ragazzi che vogliono realizzare il loro sogno, hanno spesso la possibilità di allenarsi con la prima squadra. Bisogna aiutarli a sbagliare il meno possibile ed essere coerente, perché non è semplice accontentare tutti. Colidio? Solo per il fatto che è un 2000 e gioca un anno sotto età rispetto ai '99, significa che ha bruciato le tappe. In ogni gara decisiva c'è il suo zampino, vuol dire che oltre a qualità tecniche, morali e caratteriali è anche un giocatore con la buona stella. non è semplice essere decisivo sempre nei momenti cruciali della stagione. Non è semplice arrivare da un calcio e una nazione diversi, da stili di vita differenti. All'inizio ha dovuto lavorare parecchio ma è cresciuto tantissimo, è un predestinato, ha talento. Voglio fare i complimenti a Matteo Rover, per me è un titolare in assoluto, era con noi dall'anno scorso. Lasciarlo fuori in semifinale e finale poteva essere uno smacco, lui invece si è messo a disposizione e per un 18enne non è facile. Ha segnato tantissimi gol, compreso il secondo contro la Fiorentina in finale. Mi auguro trovi una squadra che possa valorizzarlo, ha talento e doti fisiche. E' un ragazzo richiesto, sta all'Inter e alla sua famiglia trovare la squadra giusta. Alcune società hanno chiesto il permesso all'Inter di contattarmi, durante questa settimana parlerò con chi si è fatto vivo e deciderò. Di sicuro come in passato valuteremo assieme la cosa migliore per tutti, anche se penso sia il momento giusto per andare via. Vediamo se capita la giusta opportunità".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 11 giugno 2018 alle 15:58
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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