Al centro dei pensieri di Roberto Mancini resta lui: Yaya Touré. Il centrocampista ivoriano potrebbe essere la stella sulla quale poggiare le fondamenta di un progetto che intende ricondurre l'Inter ai vertici del calcio italiano prima e di quello europeo poi. Già a partire dalla prossima stagione, come più volte ripetuto dallo stesso allenatore nerazzurro. Portare a Milano il capitano del Manchester City sarebbe certamente un colpaccio, sotto tutti i punti di vista. Impossibile? Non proprio. Anzi, secondo quanto riferito oggi dalla Gazzetta dello Sport, c'è già una strategia ben delineata che dovrebbe avere il lieto fine.

IL PIANO - Con i 60 milioni freschi di Thohir sullo sfondo, ecco che il club può cominciare a pensare in grande nonostante i risultati attuali non siano quelli sperati. E il primo obiettivo è proprio quello di portare a casa l'ivoriano. "Il 18 marzo scorso resterà una delle date cardine di questo progetto – si legge sulla Gazzetta –. A Barcellona si giocava il match di Champions tra i blaugrana di Luis Enrique e il Manchester City. Piero Ausilio era in città. In agenda una serie di appuntamenti. Oltre a quello con la famiglia Pozzo per parlare di Allan ed Heurtaux dell’Udinese, c’era anche quello con Dimitri Seluk, l’agente di Touré. Non è stato un incontro interlocutorio, è stato molto di più. Perché il d.s. Piero Ausilio avrebbe presentato un abbozzo di offerta al giocatore, insistendo sul fatto che sarebbe la stella assoluta di un progetto destinato a puntare allo scudetto. All’Inter hanno iniziato a fare due conti. Sanno benissimo che l’operazione è complicatissima, ma nella lista dei pro ci sarebbe finito anche l’impatto mediatico (non solo tecnico e tattico) dell’affare. La presentazione di Yaya, per esempio, avverrebbe al Meazza aperto ai tifosi. Sarebbe uno spettacolo. E di conseguenza ne beneficerebbero i dati degli abbonamenti. Si può proiettare la crescita intorno alle 10mila unità, un balzo che creerebbe la spirale positiva del merchandising e quindi dell’aumento dei ricavi. Acquistando Touré, con la sete di stelle che ha il tifoso interista, lo si potrebbe ripagare quasi con la vendita di magliette del numero 42 (attualmente libero in nerazzurro)".

MANCINI VA IN SCENA - Che il momento sia caldo lo si capisce anche dalla frenata mediatica di Mancini, che adesso è più canonico quando si parla di Touré: segno che la trattativa è nelle fasi cruciali e bisogna agire con attenzione. Ma i contatti sono continui – sottolinea la Gazzetta dello Sport –, sia tra le società che tra l'allenatore marchigiano e il centrocampista africano. Il contratto in scadenza nel 2017 col City fa in modo che il costo del cartellino sia abbordabile e non spropositato, ma il nodo resta l'ingaggio altissimo (11 milioni di euro netti all'anno, quindi 22 annuali per l'Italia). "Ecco che allora entrerebbe in scena Mancini – spiega la rosea –. Il rapporto tra i due è così forte e profondo che può vincere sui soldi. Yaya vuole un’esperienza in un campionato nuovo e in Italia accetterebbe solo l’Inter. Bene, in cambio la società gli garantirebbe un accordo fino al 2020 (fino a 37 anni). Allungamento con lo stipendio spalmato fino a quell’anno. L’idea potrebbe essere vincente". Sarà davvero lieto fine?

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 aprile 2015 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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