"Vedrò dal vivo Inter-Cagliari del 23 febbraio, visto che tornerò a Milano dal 21 al 27". Erick Thohir conferma alla Gazzetta dello Sport la sua nuova puntata italiana, prevista per fine mese.

Thohir, soddisfatto per la vittoria contro il Sassuolo?
"Certamente, era importante sbloccarsi dopo un periodo difficile".

Chi le è piaciuto di più?
"Credo che l’innesto di Hernanes sia stato fondamentale. Intanto perché con la sua qualità il gioco ora si sviluppa per vie centrali e non soltanto sugli esterni. Poi perché con il brasiliano abbiamo un uomo che può fare ciò che vuole con entrambi i piedi e soprattutto battere corner e punizioni. Un aspetto fondamentale in un calcio in cui è sempre più difficile sbloccare le partite".

Pare però che il brasiliano abbia un problema muscolare.
"Spero non sia nulla di grave in vista della sfida di sabato contro la Fiorentina. Domenica mi è piaciuto, ma sono certo che possa crescere ancora molto a livello di condizione e di intesa con i compagni. E poi...". 

E poi?
"Contro il Sassuolo, del corner calciato da Hernanes ha beneficiato Samuel, che ringrazio anche perché si è dimostrato un grande professionista. Ma l’effetto più immediato l’ho notato su Guarin. Ho avuto la sensazione che la presenza del brasiliano lo abbia alleggerito delle pressioni che lo frenavano. Ho trovato Fredy più intraprendente, libero di sganciarsi, cercare la giocata e il tiro. Presto troverà anche la porta".

In attesa che tornino a vederla gli attaccanti...
"Sono ottimista. Anche se non segna, Palacio non fa mai mancare il suo contributo in termini di corsa e assist. Milito sta tornando e spero che il problema emerso oggi (ieri, ndr) sia di poco conto. Poi non vedo l’ora di ammirare Icardi. Credo sia giunto il suo momento e spero di vederlo in campo già a Firenze. Così come mi aspetto tanto da D’Ambrosio. Era importante che arrivasse subito. Sulle fasce non potevamo rimanere soltanto con Jonathan e Nagatomo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 12 febbraio 2014 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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