Rivelazioni importanti di Luigi Simoni. Intervistato da Radio Calcio 24, l'ex allenatore nerazzurro ha commentato l'attualità in casa Inter e spifferato la voglia di Diego Pablo Simeone di venire ad allenare a Milano.

Pioli è già riuscito a cambiare qualcosa?
"Ho visto la partita, direi abbastanza bene. Erano in difficoltà visti i cambiamenti con l'allenatore nuovo, e poi incontravano una squadra che stava andando benissimo come il Milan, per cui poteva esserci qualche problema. Invece la squadra ha giocato. Rispetto alle ultime gare che ho visto, c'è stato più cuore. La nota stonata un Icardi abulico. Ma Pioli lo conosciamo, è uno di noi, ci capisce, è italiano.,Mentre De Boer parlava di bel gioco e di tempo, ma il tempo non c’è mai. Bisogna puntare ai risultati". 

Gli 8 punti che separano l'Inter dal terzo posto sono tanti o la squadra può riprendersi?
"Secondo me sono tanti. Rispetto alla Juve sono un'infinità, mentre per il resto non vedo squadre che possano avere continuità di risultati. Se l'Inter s'impegna...".

Lei ha allenato Simeone. Queste voci che dicono che sia vicino alla panchina dell’Inter, con Pioli semplice traghettatore, secondo lei sono vere? Sarebbe giusto un altro cambio a fine stagione?
"Credo che tutto sarà determinato da come andrà il lavoro di Pioli. Ha un compito difficile, ma se dovesse fare bene poi potrebbe anche proseguire. Che Simeone abbia il desiderio di allenare presto l'Inter lo so personalmente, ma non so se ci sia già stato un contatto".

Da quello che lei sa, ci potrebbe essere il desiderio di Simeone di tornare all'Inter?
"C'è sicuramente, questo lo so bene. L'ho sentito anche recentemente e lui mi ha parlato con chiarezza: non vede l'ora di poter venire ad allenare l'Inter. Nel momento in cui ci sarà posto libero, lui a Milano tornerebbe sicuramente molto volentieri. E io lo vedrei bene: è da Italia e da Inter. Sa guidare bene i giocatori, era già allenatore quando giocava con noi: io lo dicevo. A Catania non ha fatto molto bene, ma per i sistemi di gioco che ha e per il temperamento è uno che farebbe molto bene qui da noi".

Sulla autobiografia di Icardi cosa può dire? E' stato un errore della società non leggerla prima dell'uscita?
"Penso di sì, un errore c'è stato. Non so perché scrivano questi libri, ma l'errore dell'Inter c'è. E' stata una mancanza. Mi spiace dover parlar male del club nerazzurro, ma è così. Io sono legato a un'Inter che ha lasciato un grande ricordo in tutti, perché l'Inter che ho allenato io era una squadra di campioni e uomini eccezionali. E' stata la squadra che ho guidato con più facilità, anche per il rapporto con la gente".

E' più forte Ronaldo o Van Basten?
"A me viene da dire entrambi. E dico che in coppia avrebbero fatto bene. Sono due grandi giocatori, uno più spettacolare come Ronaldo e uno più essenziale come Van Basten". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 novembre 2016 alle 10:28 / Fonte: Radio Calcio 24
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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