Lothar Matthäus, recentemente insignito della maglia numero 10 di Inter Forever, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, oltre a immergersi nei ricordi dell'Inter che fu, prova anche ad analizzare il presente. 

L’Inter attuale ha smarrito la confidenza con la vittoria?
"Non è una squadra costante".

La famiglia Zhang ha intenzioni serissime: si può rivedere un’Inter da scudetto?
"Suning riporterà in alto i nerazzurri e per la Juve sarà dura vincere il settimo scudetto consecutivo. Gli investimenti della famiglia Zhang faranno la fortuna dell’Inter e del movimento calcistico italiano. Comunque non serve una rivoluzione, la base è ottima: con 2-3 top player si potrà correre per lo scudetto".

Cosa ne pensa di Stefano Pioli?
"Conosce e capisce il calcio. E ne è innamorato. In più è tifoso dell’Inter. Piccole cose che fanno la differenza".

Qual è il suo top 11 nerazzurro di sempre?
"Quello dello scudetto dei record: Zenga, Bergomi, Brehme, Matteoli, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Diaz, Matthäus, Serena senza scordare Beppe Baresi. La ricorderò per sempre. Ma ricorderò anche quella del Milan di Arrigo Sacchi: Giovanni Galli, Tassotti, Maldini, Ancelotti, Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit, Evani con Filippo Galli, Colombo e Virdis. Due squadre che hanno scritto un pezzo di storia calcistica".

Chiusura 'fisica': qual è stato il giocatore più duro mai affrontato?
"Simeone! Quando lo sfidavo mettevo due parastinchi per gamba: davanti e dietro. Diego era leale, ma duro in campo. Qualcuno sentiva l’ansia nell’affrontarlo… non io".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 05 maggio 2017 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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