Nel corso della sua intervista per il programma di Inter Channel 'Caffè Doppio', Samir Handanovic parla del suo approccio con il mestiere di portiere: "Il lavoro non mi pesa, è tutta una questione di ritmo. Ogni ruolo ha le sue diffioltà ma l'importante è avere passione. Ecco, magari il ritiro è un po' più stressante, rientrare psicologicamente in forma dopo un periodo di sosta. Ognuno è fatto a modo suo e sente a modo suo la partita, io cerco di non interferire nei momenti pre partita con i compagni. Tutti abbiamo dei doveri, dobbiamo sempre crescere: in allenamento non devono esserci atteggiamenti sbagliati, altrimenti si portano in partita. Qualcuno sente poco le partite, qualcuno di più".

Cosa è cambiato negli anni per il portiere sloveno? "Guardandomi indietro non giocavo a 20 anni come gioco ora, c'era più spensieratezza all'epoca poi crescendo si ragiona diversamente su tanti aspetti. In futuro non mi piacerebbe fare il preparatore, preferirei il ruolo di allenatore. Ma è una cosa a cui ancora non penso, l'obiettivo è giocare fino a 40 anni. Oggi i campi e i palloni sono più veloci, bisogna allenare ancora occhio e istinto nonostante ci siano 100 telecamere e si possano studiare tutti i tiri degli avversari"

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 aprile 2017 alle 21:03 / Fonte: Inter.it
Autore: Redazione FcInterNews.it
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