"Penso che in Europa ci siano tanti portieri forti, ognuno ha una qualche caratteristica in cui eccelle ma non c'è un giocatore nettamente migliori degli altri. Io mi alleno sempre allo stesso modo, con l'unico obiettivo di migliorare. Nel nostro lavoro è molto importante l'autocritica, rivedersi e capire dove migliorare". Parole e musica di Samir Handanovic, ospite della seconda puntata di "Season Review", in onda su Inter Channel.

Ad ogni momento "no" della stagione, il portierone sloveno non si è mai tirato indietro e si è sempre presentato ai microfoni del canale tematico nerazzurro: "Ognuno ha la propria personalità e il proprio carattere, io faccio le cose quando sento che è giusto farle". A gennaio è arrivato il rinnovo fino al 2019: "Sono contento di questa trattativa, ho fatto questa scelta e ne sono felice".

Tra il girone d'andata e quello di ritorno i numeri anche in fase difensiva sono stati molto diversi: "In una squadra contano sempre tanti fattori. Nel calcio moderno tutti devono sacrificarsi e coprire. Poi conta molto anche l'aspetto mentale perché vincere aiuta a vincere, purtroppo il calo di gennaio dopo tante partite e l'essere andati in vacanza da primi in classifica non è bastato".

In cosa può crescere ancora questo gruppo? "Un gruppo può crescere in tutto, non solo nel carattere. A Brunico siamo partiti con metà squadra nuova, dopo le prime amichevoli - che non contano - la gente non era felice. Poi dopo le prime due partite abbiamo preso entusiasmo ed energie, ma la stagione è fatta di 38 partite e dobbiamo trarre le indicazioni giuste per i prossimi anni".

Nelle statistiche entrano solo i gol segnati dagli attaccanti, ma fondamentali sono stati i gol salvati con delle grandissime parate sugli attaccanti avversari da parte di Samir: "Provo soddisfazione perché so quando magari ho fatto guadagnare un punto alla squadra o quando l'ho fatto perdere. Ogni portiere sa quando fa una parata straordinaria o quando sbaglia qualcosa. Quando ho sbagliato contro la Fiorentina ho vissuto una settimana difficile nonostante l'esperienza accumulata negli anni, ma la soddisfazione è stata saper reagire a quegli errori".

Dopo quella su Mattia Destro a Bologna, Handanovic sceglie la miglior parata della sua stagione: "A Bergamo, era una situazione disperata, sono uscito come a volte ho provato a fare in allenamento e sono stato premiato". La conclusione è un augurio per la prossima stagione: "Inutile guardare indietro, il passato non si cambia. Bisogna sempre essere positivi e guardare avanti".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 26 maggio 2016 alle 21:06 / Fonte: Inter.it
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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