L'UEFA non fa sconti all'Inter: il verdetto emesso dal massimo organo del calcio europeoche ha da poco deciso le sanzioni da infliggere ai nerazzurri per violazione della norma del Fair-play finanziario, non ammette appelli. In sostanza, il club di Erick Thohir dovrà pagare una multa (6 milioni subito, 14 con la condizionale) e fino al 2017 avrà una lista ridotta, se la squadra parteciperà alle competizioni europee. L'Inter, nello specifico, dovrà pagare una sanzione pari a 20 milioni, che sarà trattenuta da eventuali ricavi che guadagnerebbe nel partecipare alle competizioni UEFA a partire dalla stagione 2014/15. Di questo importo, 6 milioni verranno versati per intero, indipendentemente da qualsiasi uscita anticipata dal regime di liquidazione, e verranno trattenuti in tre rate uguali. Il pagamento dei residui 14 milioni, invece, è subordinato e può essere annullato, in alcune circostanze, a seconda del rispetto che il club avrà delle misure finanziarie impostegli nell'accordo. Inoltre, è stata predisposta la riduzione della rosa, da 25 a 21 giocatori in lista A, per la prossima stagione, e da 25 a 22 tra due anni. Infine, l'Inter ha accettato il fatto che, per l'esercizio chiuso nel 2016 e per l'esercizio che termina nel 2017, gli ingaggi per i dipendenti, in rapporto alle entrate, siano limitati e che vengano limitati anche i costi per l'acquisizione di giocatori e gli ammortamenti a bilancio. Il che tradotto significa: riduzione del monte stipendi e addio a ingaggi faraonici. 
L'Inter - si legge nella nota pubblicata dal sito dell'Uefa - si impegna, inoltre, a segnalare un deficit massimo di pareggio di 30 milioni di euro per l'esercizio chiuso nel 2016 e nessun deficit per l'esercizio chiuso nel 2017.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 maggio 2015 alle 18:06 / Fonte: www.uefa.org
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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