L'Inter ha bisogno di colmare un buco di circa 20-30 milioni nel bilancio in chiusura al prossimo 30 giugno: quest obbligo non è nient'altro che uno step del percorso tracciato dal Settlement Agreement che la società nerazzurra ha firmato con l'UEFA nel 2015. In base a tale accordo, l'Inter si è impegnata a chiudere il bilancio al 30 giugno 2016 con un passivo non superiore ai 30 milioni, siglando invece l'obbligo del break-even (o pareggio di bilancio) per quello in chiusura al 30 giugno prossimo.

Ebbene, come sottolineato oggi da Il Sole 24 Ore, l'Inter ha registrato una perdita netta consolidata di 59,6 milioni nello scorso esercizio, che però dovrebbe rientrare nella soglia dei 30 milioni, se si tiene conto di alcuni parametri che l'UEFA considera virtuosi e, dunque, non annoverabili tra gli oneri, come gli investimenti per le strutture e per il settore giovanile; appare più problematica, invece, la situazione per la prossima estate, quando la società nerazzurra dovrà chiudere in pari a fronte di un disavanzo attuale stimato appunto tra i 20 e i 30 milioni di euro. In quest'ottica, gli addetti ai lavori hanno opportunamente ventilato l'ipotesi di una cessione con la quale l'Inter risolverebbe d'un tratto il problema, rispettando alla perfezione il Settlement Agreement e proiettandosi con rinnovata energia nel nuovo esercizio, con la possibilità di procedere a una rinegoziazione delle restrizioni imposte dall'UEFA.

Il Sole, tuttavia, rimarca opportunamente come l'Inter non possa in teoria mettere a bilancio entro il 30 giugno la plusvalenza derivata da una cessione che, inevitabilmente, potrà essere ufficializzata soltanto a partire dal 1 luglio, quando si aprirà il calciomercato. Ecco perché i nerazzurri potrebbero chiedere alla Lega la possibilità di registrare eccezionalmente la plusvalenza nell'esercizio 2017, nonostante il mercato sia formalmente chiuso al 30 giugno; in caso di diniego, non è escluso che Suning possa reperire nuove sponsorizzazioni in Oriente. Va ricordato come, nel caso l'accordo non venisse rispettato, l'Inter sarebbe tenuta a pagare una multa di 7 milioni per una perdita non superiore ai 10; qualora poi il passivo fosse più rilevante, nascerebbe «la necessità di rinegoziare il Settlement Agreement con effetti sanzionatori non determinabili sino al termine della negoziazione»,come spiega la relazione al bilancio al 30 giugno 2016.

Sezione: Focus / Data: Mer 29 marzo 2017 alle 12:06 / Fonte: Ilsole24 ore.com
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
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