Lunga intervista al sito Stopandgoal.net per Luca Caldirola. Il difensore di scuola Inter oggi in forza al Werder Brema parla in primo luogo della sua visione del calcio italiano dalla Bundesliga, dove milita ormai da diversi anni: "Non so se il campionato italiano sia così inferiore, però posso dire che negli ultimi anni il livello del calcio italiano si è abbassato un bel po’. In Europa, per esempio, solo la Juventus riesce a competere ad alti livelli ed è un peccato che società come Milan e Inter siano calate parecchio". Non manca una ricca parentesi sulla sua esperienza nerazzurra: "Ho giocato nelle giovanili dell’Inter dai 7 ai 20 anni, crescere in uno dei club migliori al mondo ti insegna tanto sia come giocatore che come uomo. Sono stati anni bellissimi in cui ho vinto a livello giovanile da capitano. Inoltre, ho avuto anche la fortuna di stare in prima squadra: a quel tempo era già tanto entrare nello spogliatoio e cambiarsi di fianco a campioni come Milito, Eto’o, Sneijder etc. Se oggi sono arrivato a giocare in Bundesliga il merito è anche del settore giovanile nerazzurro". Si parla anche del suo ex compagno Mario Balotelli: "Ha il talento per essere uno dei migliori ma gioca al 50% delle sue possibilità. Adesso è al Nizza, ma ha avuto tante occasioni.Diventerà prima o poi il fenomeno che tutti ci aspettiamo? Io credo di no, però spero che legga l’intervista e dica ‘quel pi**a di Caldirola si sbaglia perché diventerò il più forte’. Mi auguro per lui che sia così".

Inevitabile una parola su José Mourinho: “Un tecnico spettacolare spettacolare, per me è il numero uno. E’ veramente una persona fenomenale, ti parla e ti chiede come stai anche se sei giovane e non sei ancora nessuno. Qualche anno fa abbiamo fatto un’amichevole contro il Chelsea e lui è venuto apposta nello spogliatoio per salutarmi. Io sono rimasto di sasso perché non potevo immaginare che si ricordava ancora di un ragazzo di 18 anni in mezzo a tutti quei campioni. Lui è così, è speciale". Ma perché l'Inter spesso si è liberata senza pensarci troppo dei suoi giovani più interessanti? "Purtroppo è la mentalità italiana che è sbagliata. Qui in Germania è completamente diverso. In Italia si preferisce mandare i ragazzi in prestito in Serie B dove si fa fatica e c’è il rischio di bruciarsi. I club coi ragazzi potrebbero poi risparmiare tanti soldi in un periodo di crisi economica. Spero che nel futuro venga data fiducia ai tanti giovani italiani forti che ci sono". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 23 settembre 2016 alle 16:22
Autore: Redazione FcInterNews.it
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