Settore giovanile tra Sorgenti Labrone e Livorno (debutto in Serie A il 16 maggio 2010, a soli 18 anni), prima del passaggio all'Inter nel 2011 quando impattò alla grande con la conquista del 'Viareggio' con la squadra Primavera. Un club, quello nerazzurro, che ha sempre creduto in lui e che detiene ancora oggi la proprietà del suo cartellino (ai primi di luglio l'ultimo prolungamento), chiudendo le porte a qualsivoglia club che ha pensato di acquistarlo (Barcellona e Manchester City in primis).

In questo 2016-2017 Francesco Bardi si misurerà con il campionato di Serie B, dopo che il Frosinone ha deciso di optare per il prosieguo del rapporto lavorativo, assicurandosi le sue prestazione dopo aver raggiunto l'accordo con la società di Corso Vittorio Emanuele sulla base di un prestito con diritto di riscatto e controriscatto. L'obiettivo sarà quello di ripartire alla grande dopo le ultime, particolari, annate tra alti e bassi vissute con le maglie di Chievo Verona ed Espanyol.

In questo senso, i propositi del portiere classe '92 sono sicuramente ottimi: "Mi sono trovato molto bene nella seconda parte della scorsa stagione. Ricordo con piacere la gara di Milano contro il Milan e l'affetto che la gente di Frosinone ha riservato nei miei confronti. Quando si è presentata la possibilità di continuare a vestire questa maglia non ho avuto alcun dubbio. Sono veramente contento e tanto motivato per questo nuovo campionato". Esordisce così il 24enne di Livorno in esclusiva per FcInterNews, per poi ripercorrere le varie tappe della propria, seppur ancora breve, carriera.

In che modo l'Inter l'ha rassicurata?
"Sarò sempre molto grato all'Inter, perché ha sempre creduto in me e sono felicissimo di aver rinnovato il contratto con un club così prestigioso e glorioso. La trattativa è stata portata avanti dal mio procuratore, ma ora voglio pensare solamente al presente e al Frosinone. Sono contento di poter proseguire con dei grandi compagni e con un ottimo staff. Voglio fare bene in questa stagione".

Cosa non ha funzionato nelle ultime annate?
"Non è una domanda semplice a cui rispondere. Credo sia normale che il percorso di un calciatore sia caratterizzato da alti e dei bassi, ma sono ancora molto giovane e posso ancora crescere. Punto a migliorare e a dimostrare a tutti il mio valore. E voglio ripartire da Frosinone, perché la mia volontà è stata quella di continuare con questa maglia. Non voglio pensare al passato e nemmeno al futuro, ma solo al presente. Ringrazio quindi la società che ha riposto tanta fiducia nei miei confronti, ora starà a me ripagarla".

Punterà ovviamente alla maglia da titolare.
"Questo sarà deciso dall'allenatore, sarà una conseguenza del lavoro sul campo. Come detto, voglio migliorare e sono a disposizione della squadra. La cosa più importante è riuscire a dare il proprio contributo".

Tornando al passato, c'è del rammarico per le opportunità che l'avrebbero portata in qualche big europea? Il riferimento, ovviamente, è a Barcellona e Manchester City.
"Sono fiero e orgoglioso del fatto che l'Inter a quei tempi abbia declinato qualsivoglia offerta e respinto gli interessamenti nei miei confronti. Ringrazio tanto la società per questo, ha chiuso tutte le porte alle pretendenti, riponendo sempre massima fiducia in me. Non ho rimpianti, rifarei tutto".

Cosa non ha funzionato con l'Espanyol?
"La trattativa ha portato via non poco tempo, sono arrivato tardi e ho dovuto ottimizzare i tempi per pareggiare la condizione fisica. Purtroppo il mister ha scelto un altro portiere e ho giocato poco, ma conservo un bel ricordo di quella esperienza. Soprattutto la gara contro il Barcellona, un episodio molto significativo per me".

Per quanto riguarda il Chievo Verona, si può dire 'grazie' a Corini e... un po' meno a Maran?
"(Ride, ndr). Voglio ringraziare tutti gli allenatori con i quali ho lavorato. Certamente Corini mi ha dato fiducia consegnandomi la maglia da titolare, c'è stima reciproca e voglio quindi dirgli 'grazie' per la fiducia che nei miei confronti non è mai mancata. Maran ha invece fatto altre scelte, ma bisogna sempre ripartire e guardare avanti".

Cosa pensa dell'Inter attuale?
"Nonostante le ultime particolari annate, il giudizio di oggi è per me positivo. C'è un progetto serio e si sta costruendo qualcosa di importante. E poi c'è Mancini, uno dei migliori allenatori del mondo. Sono convinto che la squadra farà sempre meglio e crescerà".

Handanovic è per lei un punto di riferimento?
"Lo stimo tantissimo, sia come calciatore che come persona. Mi piace tantissimo e l'ho apprezzato ancor di più dopo averlo conosciuto. Sicuramente è un esempio per me".

C'è stato un momento in cui la società ha pensato a lei come eventuale successore del portiere sloveno?
"Non saprei. Quando io, il mio agente e la società ci siamo trovati seduti attorno a un tavolo per parlare del mio futuro ho cercato di anteporre la possibilità di giocare con continuità, ma non so se l'Inter abbia pensato a me per darmi la maglia da titolare. Io comunque non ho paura di nulla, sono convinto che il lavoro paghi e voglio ricominciare da Frosinone. Qui ci sono le persone giuste che riescono a farti star bene, e per un portiere giovane come me questo aspetto è fondamentale".

Quali sono i momenti della sua esperienza nerazzurra difficili da dimenticare?
"Sicuramente la vittoria del 'Viareggio', un'emozione grandissima, poi la fortuna di aver lavorato in ritiro con la Prima Squadra. Poi direi l'occasione di aver giocato sia in Serie A che in Serie B. Non voglio dimenticare nulla, porto tutto con me: dal Livorno, al Novara, passando per il Chievo Verona e l'Espanyol fino ad arrivare al Frosinone. Nel bene e nel male, posso dire di essere cresciuto".

Come si è lasciato, per un discorso futuro, con l'Inter?
"Il mio agente ha parlato con l'Inter, una società che ringrazierò sempre per aver creduto in me e per aver rinnovato il mio contratto di recente. Ora però sono concentrato solo sul presente, non voglio pensare al passato e al futuro".

In conclusione, gli obiettivi personali e di squadra per la stagione 2016-2017.
"Voglio fare bene con questo gruppo e ripagare la fiducia della società. Abbiamo obiettivi importanti e stiamo lavorando tantissimo. Sicuramente le prestazioni del singolo passeranno attraverso quelle del gruppo".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 21 luglio 2016 alle 11:09
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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